Le due sindromi da smartphone. A rimetterci sono collo e pollice

Le due sindromi da smartphone. A rimetterci sono collo e pollice
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Collo, schiena (in particolare la parte alta della colonna vertebrale), pollice: sono queste le sedi del corpo più sensibili e predisposte allo sviluppo delle nuove patologie digitali. Quelle che potenzialmente insorgerebbero a seguito di un abuso di smartphone, pc e tablet, soprattutto fra i giovani. Ovvero la generazione 4.0., i cosiddetti nativi genitali, ragazzi e i bambini sempre o frequentemente connessi. Lo attestano una ricerca della statunitense Mayo clinic, riguardante la sindrome del pollice da smartphone, e uno studio sempre americano del Cedars-Sinai Medical Centre di Los Angeles, pubblicato su Spine Journal, che identifica e caratterizza invece il text neck.

Le patologie tecnologiche. Le prime avvisaglie di qualche potenziale danno per la salute dato da una eccessiva dipendenza da strumenti elettronici erano arrivate qualche anno fa, quando si diffusero timori su possibili effetti, anche tumorali, di radiazioni rilasciate dai dispositivi dotati di campo magnetico, wifi o affini: questione tuttora dibattuta e ancora non definitivamente risolta e chiarita. Oggi dall’America giunge anche un altro tipo di allarme: il rischio di influenze cellulari sulla struttura scheletrica, in specifiche sedi come il collo, le alte vertebre della colonna e il pollice. Quelle, cioè, più direttamente sottoposte agli esiti di una scorretta postura o di movimenti articolari anomali rispetto alla normale dinamicità ossea. Ragion per cui si starebbero incrementando e sviluppando patologie fino ad ora limitatissime o ad oggi ancora inesistenti che avrebbero ripercussioni soprattutto a lungo termine. Fra queste, almeno due: la sindrome del pollice da smartphone e quella del text neck.
La sindrome del pollice da smartphone. Si presentano dolori alla base del pollice, causati dall’uso continuo del dito per scrivere messaggini ed e-mail sugli smartphone, peraltro anticamera di una possibile osteoartrite del pollice in età precocemente giovanile-adulta. Lo hanno annunciato, con qualche preoccupazione per le generazioni presenti e future, un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic americana, che dal 2010 sta studiando il fenomeno, utilizzando macchinari per tecniche di immagine dinamica in grado di cogliere i normali movimenti della ossa della mano e dei pollici, evidenziando come e cosa succede quando si manifesta la sindrome del pollice da smartphone.

La sindrome da text neck. Si manifesta con dolori al collo (neck) e alla parte superiore della schiena, presumibilmente legati a una scorretta postura, dovuta all’uso prolungato dello smartphone. Anche il text neck affliggerebbe soprattutto i giovani, che comincerebbero a sviluppare in età molto precoce dolori alla schiena e al collo, talvolta associati a ernie del disco o a problemi di (dis)allineamento vertebrale della colonna, a tal punto che gli esperti stimano che bambini che oggi hanno 8 anni, già a 28 anni potrebbero necessitare di un intervento chirurgico correttivo sulla colonna, sottoposta a stress importanti ancora in fase di immaturità strutturale. Le implicazioni più evidenti, secondo studi fatti su immagini radiologiche, riguarderebbero principalmente inversioni delle curve fisiologiche della colonna, problemi ai dischi vertebrali come formazioni di ernie o schiacciamenti.
Meglio la posizione eretta. Proprio così, perché da seduti il dolore peggiorerebbe sensibilmente dato che, per utilizzare lo smartphone, spesso lo si guarda dall’alto verso il basso. Diversi studi hanno attestato che in molti casi per svolgere un’attività di scrittura o di navigazione il collo assume una angolazione a 45° che aumenta quando ci si siede, cui si aggiunge il maggior impatto sulla colonna dorsale in posizioni flesse, tanto più importante quanto più queste sono elevate. Cosicché mentre in una posizione neutra, di attesa, la testa arriva a pesare fra i 4,5-5,4 chili, piegandosi anche solo di 15°, il peso va ad aumentare fino a raggiungere anche i 27 chili. Con un sensibile aumento dello stress sulla colonna vertebrale che a 60°, dovrà vedersela con un peso di 60 chili.

Prevenzione pratica. Bastano alcune correzioni e attenzioni strategiche per alleviare il peso su collo e colonna, dicono gli esperti, e prevenire danni seri. Ad esempio è bene tenere i telefoni cellulari davanti al volto, o all’altezza degli occhi, quando si guarda il display, e di usare due mani e i due pollici, anziché uno solo, quando si scrive, in modo da creare una posizione più simmetrica e confortevole per la colonna vertebrale. In caso invece di lavoro prolungato, per molte ore quotidiane, a computer o tablet sarebbe necessario dotarsi di un supporto del monitor elevato, orizzontale e chiaro, in modo che, anche stando seduti, esso resti a livello degli occhi. Cosa fare invece con i computer portatili? Il suggerimento è utilizzare una tastiera e un mouse separato in modo che il computer portatile possa essere a livello degli occhi, avvicinandosi quanto più possibile a una posizione ergonomica durante la digitazione.
Al termine del lavoro, occorre una seduta rilassante con esercizi di stretching e altri di base dedicati alla postura, tenendo così sotto controllo la colonna per finire distendendosi sul letto ed estendendo il collo all’indietro per risistemare l’arco normale del collo stesso, mentre per mantenere un assetto quanto più perfetto possibile in posizione seduta, ovvero che favorisca l’allineamento del collo e della colonna vertebrale, è bene fare attenzione che le orecchie siano diritte sopra le spalle e che queste stiano sempre sopra i fianchi.


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