Lavoro nero per richiedenti asilo, arrestato il capo

Lavoro nero per richiedenti asilo, arrestato il capo
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Nel corso di un' operazione di controllo straordinario del territorio svolta nella mattinata di giovedì fra Concamarise e Sanguinetto, i Carabinieri della Compagnia di Legnago, insieme a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Verona e del Nucleo Cinofili di Torreglia (PD) hanno effettuato una serie di perquisizioni e controlli a capannoni ed aziende agricole per il contrasto all’illegalità ed allo sfruttamento dei lavoratori.

 

A Concamarise, in particolare, le indagini si sono concentrate sui lavoratori stagionali impegnati nella raccolta delle zucchine, rilevando che, su 3 aziende fornitrici di manovalanza, una aveva posto in essere una serie di gravi irregolarità. Intanto su 13 lavoratori (indiani e centroafricani) trovati all’opera, ben 10 non erano stati assunti; per quanto riguarda  gli africani, si tratta di richiedenti asilo ospitati presso i C.A.S. della zona.

 

Inoltre è stato rilevato che i lavoratori svolgevano turni di 10 ore nei giorni feriali e 5 nei festivi, lavorando quindi anche 7 giorni su 7, a fronte di una paga di 2,50 euro l’ora. Al datore di lavoro, un indiano di 46 anni residente in zona, arrestato in flagranza di reato per sfruttamento del lavoro nero, sono state contestate anche una serie di altre irregolarità: la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi e della nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, la mancata formazione dei dipendenti sui rischi per la salute derivanti dalle mansioni svolte, il fatto che il personale non fosse stato dotato di dispositivi di protezione individuale e carenze nella sorveglianza sanitaria dei dipendenti. Per lui è stata applicata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale, oltre a 10 maxi sanzioni sia penali che amministrative, per un importo complessivo di oltre 100.000 (centomila) euro.

 

Dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, l’uomo è stato condotto venerdì mattina davanti al tribunale di Verona che, dopo aver convalidato l’arresto, ha rinviato l’udienza al prossimo 20 novembre, disponendo nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.

 

In concomitanza con le attività sopra descritte, i Carabinieri hanno anche effettuato delle ispezioni e perquisizioni in un capannone industriale e in un’abitazione attigua a Sanguinetto; anche qui sono stati identificati una serie di stranieri e sono in corso delle verifiche in ordine alla loro regolarità sul territorio nazionale. 


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