L’Atelier Tessadori converte la produzione «Chiunque può aiutare nell’emergenza»
Ora il 10% di ciascun acquisto, vista la situazione di crisi ed emergenza, verrà donato agli ospedali di Bergamo e Brescia

In questo periodo sembra che la solidarietà non abbia più confini e giunge a sfiorare un campo tanto delicato quanto affascinante come quello della moda. Camici curati nei dettagli, mascherine e copriscarpe: questa l’attuale (e solidale) produzione dell’ Atelier Tessadori. Il laboratorio di moda, ubicato a Ponte San Marco di Calcinato, è stato infatti momentaneamente convertito e da circa una settimana il titolare, il calcinatese Simone Tessadori, si sta dedicando alla produzione di materiale sanitario da fornire ad enti di volontariato e non solo, attivi bisognosi nel comune.
L'idea del calcinatese
L’idea in sinergia con il Comune di Calcinato, è nata dalla sensibilità del giovane stilista, titolare del brand che porta il suo nome, lanciato 4 anni fa e con sede a Ponte San Marco. La produzione targata Tessadori è made in Italy e handmade con tessuti a composizione nel limite del possibile 100% naturale, lavorati in Italia attraverso una filiera molto controllata. Ora il 10% di ciascun acquisto, vista la situazione di crisi ed emergenza, verrà donato agli ospedali di Bergamo e Brescia
Il progetto
Il laboratorio è stato sanificato e l’intero procedimento avviene nel pieno rispetto delle norme igieniche imposte. Già martedì erano pronte 800 mascherine, grazie anche al contributo della Merceria Concari, della tabaccheria di Andrea Gatto e la famiglia di Giuliano Papa per la donazione di elastici; la famiglia Gandini ha fornito il tessuto per i camici, della cui realizzazione si sta occupando Tessadori (...) L'articolo completo in edicola con Montichiariweek o in versione sfogliabile. Puoi anche leggerlo sulla versione online del settimanale. Per scoprire come CLICCA QUI
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