Lady Vasco tinge di rosa la voce del «Re del rock italiano»

Lady Vasco tinge di rosa la voce del «Re del rock italiano»
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Roberta Bonetti e il marito Alessandro Bissa non smettono di mettersi in gioco e a poco meno da un anno dal debutto della band anni ‘50 «The Big Bubble Band» si buttano a capofitto in una nuova avventura: «Lady Vasco». Un nome, un programma. Sì, perché questa volta la sfida è doppia: non solo la difficoltà nel rendere onore al personaggio già ribattezzato più volte «Re del rock made in Italy», ma farlo dando alle sue canzoni una voce femminile.

Così Roberta si reinventa, si riscopre e si mette alla prova. «Era da un po’ che avevo avanzato la proposta alle ragazze della scuola di musica - ha spiegato la segretaria di “Quinto Grado” - ma il mio stimolo non è mai stato colto. Credendo potesse essere una novità che può funzionare quest’inverno ho deciso di mettermi in gioco io».

«Vasco ha cantato tutte le donne - ha aggiunto Bissa, presidente dell’associazione culturale “Quinto Grado” - era ora che una donna cantasse Vasco». Un progetto sicuramente ambizioso che si discosta dalle diverse proposte delle sempre più dilaganti cover-band per abbracciare una ricerca maggiormente improntata all’interpretazione dei brani. «Le canzoni le conosco tutte da sempre. Non ho trovato particolari problemi nell’interpretazione - ha spiegato la cantante - se non quello di riuscire a trasmettere le emozioni che ho provato io ascoltandole».

Niente cappellino e occhiali, quindi, per Roberta ma solo voce e sentimenti. Ma la ghedese non sarà l’unica a sperimentare. Al suo fianco il marito Alessandro, batterista, si cimenterà questa volta con la chitarra, mentre il tastierista Silvano Pedeni si dedicherà allo strumento che lo vede già impegnato in «Bollicine», la cover band tributo a «Blasco» fondata insieme a Bissa. 

«Siamo un trio acustico - ha spiegato Roberta facendo un confronto con l’altra band in cui canta - e non ci sono strumenti elettrici di fondo. Da quest’inverno stiamo scavando nel repertorio classico di Vasco, quello del ‘78-‘79, che più si presta all’acustico, senza però rinunciare ai brani più recenti». Una proposta del genere non poteva che attirare l’interesse e la curiosità di tanti appassionati del genere: «Quasi tutti sono entusiasti - hanno spiegato i musicisti - altri invece sono un po’ diffidenti». Non poteva che essere altrimenti quando in gioco c’è un’icona del rock italiano, come Vasco, un intoccabile, specialmente per i fan più accaniti. Come in ogni sfida i musicisti portano con sé anche quel desiderio di scoperta e di crescita che da anni ormai li contraddistingue.

«Vogliamo che questo progetto sia di stimolo per i ragazzi - ha spiegato Bissa - perché imparino a non darsi mai per vinti, speriamo di poter dare loro un input. Io sono un batterista, ad esempio, ma mi metto a servizio di un cantante e un pianista in questo caso. E’ un grande stimolo anche per me». Emozione? Tanta, non c’è nemmeno da chiederlo. «I commenti feroci arriveranno, lo sappiamo, - ha aggiunto Bissa - ma abbiamo le spalle larghe». «Speriamo che gli appassionati - ha aggiunto Roberta - possano percepire la passione che Vasco ha messo nei suoi brani e di riuscire a trasmetterla» con una scaletta che ripercorre le tappe storiche della carriera del cantautore. A partire da «La nostra relazione», che l’anno prossimo compirà 40 anni, fino a «Senza Parole», il singolo pubblicato nel 1994 preferito da Roberta, o meglio da «Lady Vasco».


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