La variante inglese è partita da Brescia? Si interrogano gli esperti
Il genoma individuato ad agosto dal professor Caruso ha la stessa mutazione della variante inglese
La variante inglese è partita da Brescia? Si interrogano gli esperti.
Nelle ultime ore di oggi, martedì 29 dicembre 2020, lo studio della variante inglese del Covid - una variante più contagiosa e parzialmente mutata rispetto al Covid originale - ha acceso i riflettori sulla provincia di Brescia.
E' stato infatti annunciato che il genoma sequenziato ad agosto da parte del professor Arnaldo Caruso (presidente della Società italiana di virologia e professore all’università di Brescia) su un paziente immunocompromesso, potrebbe rappresentare un predecessore rispetto alla versione inglese del Covid che ora si studia in tutto il mondo.
Per capire se la variante inglese sia davvero partita da Brescia, serviranno alcuni studi, ma la certezza è che la mutazione individuata ad agosto è la stessa che ora è stata individuata in Gran Bretagna.
Protagonista del tampone che ha permesso l'individuazione della variante, un paziente asintomatico e immunocompromesso che da diversi mesi (addirittura 8) presenta tampone positivo. Questa particolarità ha portato Caruso allo studio del genoma del virus e all'interessante scoperta scientifica.
La variazione è localizzata sulla “spike”, la punta della corona del virus, nel punto 501 e ad oggi non sembra mettere a repentaglio la tenuta del vaccino, anche se incide sulla contagiosità del virus, aumentata.