ennesimo caso

La truffa del finto carabiniere/avvocato colpisce ancora: vittime due anziane donne

Parte della refurtiva è stata recuperata e posta sotto sequestro in attesa della restituzione ai legittimi proprietari

La truffa del finto carabiniere/avvocato colpisce ancora: vittime due anziane donne
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La truffa del finto carabiniere/avvocato colpisce ancora: vittime due anziane donne.

Prima il contatto telefonico e poi il racconto del finto incidente

I fatti risalgono al 13 settembre scorso: i due soggetti responsabili complici tra loro hanno messo a punto la truffa in due momenti diversi ma usando la stessa modalità. La prima mossa consiste nel contattare telefonicamente due anziane donne residenti in provincia di Bergamo e più precisamente a Castione della Presolana e a San Pellegrino Terme: si fingono prima carabinieri e poi avvocati dei figli coinvolti in un fantomatico incidente stradale. Con tale escamotage riescono a farsi consegnare dalle vittime 8mila euro tra contanti e monili in oro.

Pensando di averla ormai fatta franca, i due dopo aver rimediato un importante bottino si stavano allontanando anche dalla provincia di Brescia: le indagini, condotte  dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Zogno unitamente ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Brescia, hanno consentito, la mattina del 14 settembre 2024, a seguito di investigazioni sia tradizionali che tecniche, di rintracciare i due presunti autori . I due sono stati successivamente deferiti all’Autorità Giudiziaria per le truffe in provincia di Bergamo e per il reato di ricettazione. Parte della refurtiva è stata recuperata e posta sotto sequestro in attesa della restituzione ai legittimi proprietari.

Altro caso ai danni di una ultranovantenne

Le attività di contrasto alle truffe agli anziani, da parte della Compagnia di Zogno sono continuate nella giornata di mercoledì 18 settembre, quando i militari hanno individuato e arrestato in flagranza, un soggetto incensurato, ritenuto responsabile del reato di truffa consumata ai danni di una signora ultranovantenne residente nel comune di  Strozza (BG): nei suoi confronti l’Autorità Giudiziaria ha disposto il divieto di dimora in provincia di Bergamo.

Il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari. Nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.

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