LA SUA BIRRA FA IMPAZZIRE SINGAPORE

LA SUA BIRRA FA IMPAZZIRE SINGAPORE
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Nonostante non sia uno dei migliori periodi dal punto di vista economico, c’è chi è riuscito a trasformare la propria passione in un lavoro a tempo pieno ma non solo, in lavoro creato e amato. Quel qualcuno si chiama EnriLa sua filosofia è molto semplice: poche cose, ma fatte per bene. Le ricette delle birre sono state messe a punto da Enrico stesso, tant’è che lo si può definire a tutti gli effetti un «mastro birraio».

Ed è in questa maniera che in soli cinque anni annovera con orgoglio diversi premi di concorsi sparsi per il mondo. L’ultimo trofeo portato a casa è relativo ad una medaglia d’argento del prestigioso «Brussels Beer Challenge» per la birra «Bucolica», prodotta con orzo direttamente coltivato dall’azienda agricola di famiglia. «In realtà ho iscritto questo prodotto per sfizio, senza troppa arroganza di voler vincere per forza un premio» confessa Enrico, spiegando che ciò a cui vuol dar vita è tutto fuorché un prodotto standardizzato. «Ogni volta che riproduco una birra non faccio mai in modo che risulti come la precedente, bensì cerco sempre di migliorare la ricetta e di conseguenza il prodotto finale, migliorarsi è d’obbligo». Assieme alla «Bucolica», le principali birre a marchio Luppolajo sono la «Georgica», la «Rosae», l’ «Eneide». Birre che portano nomi di opere di Virgilio, con Treccani che, dopo aver concluso il suo percorso di studi con un diploma in Agraria, ha pensato di coniugare l’attività di agricoltore del padre con quella che da cinque anni lo contraddistingue con il nome di «Luppolajo»: la produzione di birra artigianale. Partendo dal nulla, Enrico è riuscito a mettere in piedi un piccolo stabilimento dove inserire tutti i macchinari necessari per la creazione di una bevanda che lo ha sempre appassionato e che continua tutt’ora ad amare. he tanto ha scritto delle nostre terre mantovane.

«Fortunatamente ci sono ancora clienti con delle buone papille gustative!» scherza Enrico, ritenendosi ampiamente soddisfatto del successo che le sue birre ottengono all’estero, in paesi lontani come Singapore, Paese principale verso il quale esporta. I progetti non finiscono e le idee tanto meno. Idee che se cessassero di esistere non realizzerebbero i sogni che non sono poi così impossibili da raggiungere. Enrico è quindi la testimonianza vivente del fatto che con tanta buona volontà, impegno, determinazione e ovviamente una dose massiccia di sacrifici, sia possibile raggiungere traguardi inimmaginabili in grado di rendere il mondo ideale di ognuno, un pochino meno lontano.


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