La Serlini è stata commissariata (di nuovo)
Dietro la decisione di Ats di sciogliere il CdA ci sarebbe la mancata tempestività nel trasmettere i dati relativi al Bilancio della Fondazione
Una notizia accolta con sconcerto dall’opposizione di Insieme, che ha espresso la sua intenzione di procedere per vie legali.
La Serlini è stata commissariata (di nuovo)
La Serlini è stata commissariata. Ancora. Questo il riassunto dell’ennesimo episodio che vede protagonista la rsa ospitalettese: il decreto, in vigore da lunedì, è stato l’atto firmato dal direttore generale di Ats, Claudio Vito Sileo, che ha (re)insediato Chiara Segala quale Commissario straordinario.
Perché? Stando al documento di Ats, la Commissione di vigilanza il 24 aprile all’interno dell’attività di monitoraggio aveva richiesto il calendario delle riunioni della Consulta della Fondazione in merito al parere sul bilancio consuntivo del 2023 e sul bilancio preventivo del 2024 e anche he fosse comunicata la data di formale trasmissione/consegna dei documenti relativi al bilancio alla consulta della Fondazione.
Proprio su questo punto insiste Ats che però, motivo fondante del decreto, non avrebbe ricevuto notizie precise da parte del CdA uscente (solo che il bilancio sarebbe stato approvato «entro e non oltre il mese di giugno 2024») fino alla visita ispettiva del 22 maggio, quando, tra i documenti «veniva allegata una nota al verbale della visita in cui si dava atto che il bilancio consuntivo del 2023 sarebbe stato approvato entro il 21 giugno 2024».
La non tempestiva comunicazione e altri documenti legali trovati nello studio della Rsa hanno portato Ats ad accertare che «il comportamento del Consiglio di Amministrazione della Fondazione non è conforme alle previsioni statuarie ed è pertanto necessario provvedere allo scioglimento del Consiglio di Amministrazione e alla conseguente nomina di un commissario straordinario».
La dottoressa Segala, appunto, già in carica dal 5 gennaio al 18 marzo di quest’anno. Il suo compito sarà approvare il bilancio 2023, sottoscrivere il contratto 2024 con Ats per l’attività sociosanitaria della Fondazione e provvedere all’insediamento del nuovo CdA. Difficile credere, però, che il lieto fine sia dietro l’angolo. Dal presidente Gian Battista Garza all’opposizione politica, qualcosa si sta muovendo. Insieme per Ospitaletto, infatti, ha subito espresso vicinanza a Garza e ai membri del CdA della Serlini, «che in questi anni con un’azione meritevole ne hanno sviluppato i servizi e difeso l’autonomia».
L'intervento dell'opposizione
Profondo sconcerto, ha detto il capogruppo Luca Radici, per «un’azione che risulta immotivata e ingiustificata, formalmente sostenuta solo da pretestuose irregolarità burocratiche, a danno della Fondazione Serlini e dei suoi assistiti e contraria, perciò, ai doveri dell’Ats». Così la minoranza, dichiarando illegittimo il decreto, afferma di voler procedere per vie legali.