cronaca

La seconda vita dell'ex allevamento lager di Green Hill, pronto a diventare agriturismo

Gli autori del blitz che ha garantito la libertà ad alcuni cuccioli vengono perseguiti dall’Autorità giudiziaria

La seconda vita dell'ex allevamento lager di Green Hill, pronto a diventare agriturismo
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Il sito che un tempo e per molto tempo è stato occupato dai capannoni pieni di beagle, che Green Hill utilizzava per allevare in condizioni terribili animali destinati alla vivisezione, recentemente è tornato ad occupare le pagine di cronaca. Sono passati 11 anni. Il 28 aprile del 2012 alcuni dei manifestanti davanti a Green Hill riescono ad entrare nel lager dedicato alla vivisezione di cani beagle e riescono a portare in salvo alcuni cuccioli. In settembre quasi 3000 cani lasciano definitivamente il lager, alcuni in condizioni strazianti.

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«I capannoni che un tempo Green Hill utilizzava per allevare i beagle sono tre - sottolinea il sindaco di Montichiari Marco Togni - e davanti c’è la casa un tempo abitata dal custode. La società proprietaria ha diviso l’area e ha venduto la casa a un monteclarense, ora resta la parte dei capannoni. Sembra, e sottolineo sembra, che l’area dei tre capannoni sia stata venduta a una società che fa comunque parte della holding. Mi è già stato chiesto se sono a conoscenza di ciò che si vuole realizzare eventualmente in quell’area ma se escludiamo una chiacchierata informale per una proposta residenziale a cui stato risposto di no, confermo che il sito anche per quanto riguarda la Variante al Pgt da poco approvata, è tutt’ora deputato a realtà produttive di allevamento che per legge ovviamente non potranno più essere riferibili ad animali da vivisezione. Se la proprietà ha venduto la casa frazionando il sito non riguarda certo il Comune. Nel caso però fosse ipotizzato un intervento interessante per l’intera comunità potremmo quantomeno valutare la proposta. Vero è che se qualcuno decidesse di avviare un’attività di allevamento di polli o conigli per esempio, lo potrebbe fare ma dubito che ci siano imprenditori disposti ad investire sopra quel colle per un’attività del genere. Personalmente in quel sito vedrei una struttura come un agriturismo con maneggio o qualcosa del genere, ma deve essere un privato a farlo. Se arriverà da parte di un privato una proposta condivisibile si potrebbe fare una variazione specifica al Pgt solo per quell’area ma ad oggi quell’area resta produttiva per l’allevamento come lo è da anni».

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