"La scuola al centro del futuro": approvata la graduatoria per la progettazione del polo che sorgerà nel quartiere Don Bosco
Secondo il cronoprogramma, la struttura, che sorgerà nell’area sulla quale oggi si trova la Biblioteca di Parco Gallo, dovrà essere consegnata alla città entro la fine del 2027
"La scuola al centro del futuro": approvata con determina dirigenziale del 28 dicembre la graduatoria del concorso per la progettazione del polo scolastico e culturale che sorgerà nel quartiere Don Bosco a Brescia.
"La scuola al centro del futuro": di cosa si tratta
Un centro multifunzionale – finanziato da fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2021-2027 – che comprenderà una nuova scuola e un community hub, in linea con la strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS) e con l’obiettivo del progetto voluto dall’Amministrazione comunale: partire dalla scuola primaria per favorire processi di integrazione, coesione sociale e di riqualificazione della zona sud-ovest della città. Tra le 72 proposte pervenute e sottoposte in forma anonima alla commissione e alla segreteria tecnica, è stata scelta l’idea progettuale presentata dal raggruppamento temporaneo guidato dall’architetto Guido Tesio, al primo posto della graduatoria che avrà efficacia solo una volta ultimati tutti i controlli necessari sui requisiti tecnici e morali del vincitore. Una volta concluso l’iter di verifiche, il progetto sarà reso pubblico e condiviso con la cittadinanza.
Il cronoprogramma delle opere
Secondo il cronoprogramma, la struttura, che sorgerà nell’area sulla quale oggi si trova la Biblioteca di Parco Gallo, dovrà essere consegnata alla città entro la fine del 2027.
In attesa della realizzazione del plesso scolastico e del Community Hub, lo scorso ottobre il Comune di Brescia ha aperto Spazio Lampo, “living lab” ospitato dalla biblioteca di via Privata de Vitalis 46: uno spazio di promozione e comunicazione del progetto “La Scuola al centro del futuro” in cui è possibile reperire informazioni e visionare materiali, aggiornarsi su quanto sta avvenendo, ma anche promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza. Un piccolo ecosistema aperto, centrato sull’utente e basato sulla partecipazione e sulla co-creazione, fortemente orientato al contatto diretto con i portatori di interesse e calato nel contesto reale del processo di rigenerazione urbana.