La rete di preghiera per il piccolo Alberto diventa sempre più fitta

Don Alberto sabato ha fatto visita alla famiglia portando la vicinanza e l'affetto dell'intera comunità.

La rete di preghiera per il piccolo Alberto diventa sempre più fitta
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La rete di preghiera per il piccolo Alberto diventa sempre più fitta.

Catena di solidarietà

Una vera e propria catena di solidarietà, vicinanza e preghiera quella che ha preso vita tra la comunità ghedese dopo l'appello lanciato domenica durante la messa da don Alberto Boscaglia.  L'intera comunità si è stretta in preghiera attorno alla famiglia del piccolo Alberto, il bambino di sei anni da tempo ricoverato nel reparto di Rianimazione del Civile dopo aver contratto un virus.

La buona notizia

All'inizio dell'anno scolastico il bambino ha iniziato a non sentirsi bene. La febbre alta e poi il ricovero in Ospedale a causa del virus. Assistito dai medici del reparto Rianimazione del Civile, mamma Giulia e papà Marco sempre al suo fianco. Poi martedì il trasferimento in una clinica di Lecco. La grande sfida della rianimazione è stata vinta, ora starà ai medici procedere con le cure fisioterapiche.

La rete di preghiera

Don Alberto sabato ha fatto visita alla famiglia per comunicare la vicinanza dell'intera comunità. "Ho detto alla famiglia che preghiamo per lui e chiesto di poter pregare anche durante la messa" ha detto domenica mattina in Parrocchia. L'invito alla preghiera di don Alberto Boscaglia ha fatto breccia nei cuori dei tanti ghedesi e tanti sono anche i messaggi di solidarietà e vicinanza che sono seguiti.  "C'è una rete di preghiera di persone di tutte le età, dalle famiglie agli anziani, che pregano per Alberto. Continuiamo a farlo in maniera semplice in occasione delle riunioni, dei gruppi, in Oratorio".

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