Sono in arrivo agli Spedali Civili di Brescia oggi
La primavera porta colore nel grigio periodo Covid-19
Nonostante le persone siano costrette ad un “letargo” forzato a causa del Covid-19 la primavera è comunque arrivata. A maggior ragione si sta facendo strada oggi agli Spedali Civili, in particolare all’AAT 118 BRESCIA, grazie alla cooperativa sociale “L’Albero” che fin dalla propria nascita ha la possibilità e l’onore di occuparsi della manutenzione del giardino botanico “André Heller” di Gardone Riviera.
Durante l’emergenza Covid-19 il giardino botanico è rimasto chiuso al pubblico e anche il personale impiegato è stato ridotto al minimo per attenersi alle prescrizioni sanitarie, limitandosi a custodirne le essenze più fragili ricoverate al tepore della serra.
Nel periodo che stiamo attraversando, né il dolore né la malattia, la paura o i decreti possono fermare la primavera che come ogni anno colora la quotidianità di ciascuno di noi e quest’anno in particolare porta colore nel grigio periodo Covid-19.
La Cooperativa l’Albero
“Come ogni inverno dodicimila bulbi di tulipani erano stati pazientemente affidati alla terra che, daedala, ce li ha restituiti a suo tempo come fiori soavi, dimostrazione che le foreste in effetti crescono senza fare rumore – hanno raccontato gli operatori della cooperativa gardesana – Questa dolorosa primavera, silenziosa e colorata, come non mai fa sbocciare nei prati non tagliati i fiori selvatici così come fa sbocciare i tulipani del nostro giardino botanico, e lasciatecelo dire …nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello! E questi fiori, come ogni ricchezza, andavano condivisi”.
La donazione
La direzione del giardino botanico “André Heller” di Gardone Riviera ha deciso che se la gente non può andare al giardino, sarà il giardino ad andare alla gente!
“Ringraziamo di cuore la direzione – hanno fatto sapere dalla cooperativa – anche quest’anno il nostro lavoro non sarà stato inutile se qualcuno potrà gioirne. Contravvenendo al primo comandamento d’ogni buon giardiniere abbiamo reciso prima del tempo i fiori che avevamo piantato per poterne condividere la loro bellezza con le persone che sono loro malgrado recluse, perché lavorano per curare gli altri, perché sono costretti a casa, perché malate, i fiori per una volta saranno opere di bene”.
Grande l’entusiasmo del personale degli Spedali Civili che appresa questa iniziativa hanno ringraziato per questa sensibilità e per questa così delicata idea che lì ha profondamente commossi, forse perché loro stessi sono incredibili fiori, che lottano contro le intemperie (Covid-19) per tornare a colorare la primavera nel giardino della vita di ciascuno di noi.
Marianna Baldo
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