La Polizia di Stato a fianco delle donne per combattere la violenza di genere
Nell’arco di quest’ultimo anno, a fronte di 108 (90% donne) richieste delle quali 25 respinte per mancanza di presupposti, sono stati emessi nella provincia di Brescia 13 Ammonimenti.
Se ti ricatta … non è amore. Se minaccia te o i tuoi figli … non è amore. Se ti isola, umilia, offende …non è amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi ….non è amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi … non è amore. Se ti chiede “l’ultimo appuntamento” …non è amore”. Se ti uccide …non è amore.
Incontri per sensibilizzare
Nel giorno in cui si ricordano le donne vittime della violenza domestica (25 novembre) e di genere la Polizia di Stato sceglie di stare vicina alle donne con la campagna permanente “…Questo Non è Amore” che prevede per quest’anno, vista la situazione pandemica globale, degli incontri virtuali volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di questa violenza, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale di Polizia specializzato.
Varie inziative
A Brescia, nel mese di novembre, il Team della Polizia di Stato è stato e sarà impegnato in 4 iniziative organizzate rispettivamente l’11 a Castenedolo, a Darfo Boario Terme presso l’Istituto Scolastico Olivelli, lo scorso 22 novembre, mentre giovedì 25 dalle ore 10 i poliziotti della Questura di Brescia saranno impegnati presso l’Istituto Sraffa di Brescia, gli stessi agenti in serata parteciperanno ad un incontro presso comune di Rovato. Il mese della prevenzione sulla Violenza di Genere si concluderà con un evento organizzato per il 27 novembre nel Comune di Cologne.
Una nuova cultura di genere
Gli operatori della Questura di Brescia, alla presenza di rappresentanti delle associazioni attive sul territorio, promuoveranno, anche attraverso la distribuzione di un opuscolo, la campagna di sensibilizzazione e di informazione della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo Non È Amore”, finalizzata all’affermazione di una nuova cultura di genere, allo scopo di aiutare le donne a vincere la paura ed a rompere l’isolamento sconfiggendo così la vergogna. A dimostrazione del costante impegno da parte delle varie realtà coinvolte nella prevenzione e nella difesa dei numerosi e ingiustificabili episodi di violenza contro le donne. Con una convinzione: serve trovare il coraggio di denunciare, per combattere il male quotidiano.
Un fenomeno ancora troppo presente
Sul fronte della prevenzione, efficace appare il provvedimento di ammonimento del questore: nell’arco di quest’ultimo anno, a fronte di 108 (90% donne) richieste delle quali 25 respinte per mancanza di presupposti, sono stati emessi nella provincia di Brescia 13 Ammonimenti (di cui 13 ai sensi dell’Art.8 e 6 ai sensi dell’Art.3). 35 anni è l’età media delle donne che hanno richiesto tali provvedimenti, la maggior parte di esse, sono sposate con figli, equamente suddivisi su tutto il territorio bresciano quasi tutte le richieste d’intervento giungono da donne italiane. Sempre nel suddetto periodo, la Squadra Mobile ha svolto attività in relazione a 143 casi per quanto concerne la legge che ha istituito il c.d. “Codice Rosso”. Durante lo stesso periodo, ha dato esecuzione 11 misure cautelari, di cui: 3 in carcere, 4 agli arresti domiciliari,2 divieti di avvicinamento, 1 allontanamento dalla casa familiare e 1 collocamento presso comunità nei confronti di un minore.