in manette

La nuova "droga del sorriso" dei ventenni, arrestati due bresciani

"Andiamo in Svizzera al casinò" hanno cercato di spiegare alla Polizia stradale, quando li ha fermati con 3,3 chili di hashish in auto, sulla A8 a Rho (Milano)

La nuova "droga del sorriso" dei ventenni, arrestati due bresciani
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In auto avevano più di tre chilogrammi di hashish, mentre a casa avevano 48 bombolette di gas esilarante. Si tratta di una delle cosiddette "nuove droghe", a base di protossido di azoto, utilizzato (anche) per la sua capacità di indurre euforia.  "Stiamo andando al casinò in Svizzera"  hanno detto tre ragazzi nemmeno ventenni alla Polizia stradale, quando giovedì sono stati fermati alla Barriera di Milano Nord, sull'autostrada A8.  Tra loro anche due giovani di Urago d'Oglio.

In viaggio verso la Svizzera ma senza documenti

Gli agenti si sono  insospettiti, come riporta PrimaTreviglio, dal momento che due delle tre persone a bordo della «Ford Focus» erano prive di documenti, necessari per poter varcare il confine. E, dopo una breve perquisizione, è saltata fuori una borsa di plastica con all’interno 3,3 chilogrammi di hashish, suddivisi in 33 panetti da un etto. Per Gabriele Tito, 19enne  di Treviglio,  e per i due uraghesi Blend Rexhepi, 20 anni e  come il primo con precedenti penali, e  Arashjot Singh, 19enne, incensurato, sono quindi scattate le manette per concorso in detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

Non si sa dove si stessero recando i tre giovani, Singh al volante, Rexhepi sul sedile passeggero anteriore e Tito su quello posteriore, quando sono stati fermati. Di certo c’è che agli agenti il terzetto ha destato più di un sospetto. Non solo per la mancanza di documenti dei due italiani di origine straniera, ma anche per il «curriculum» di reati che Tito, nonostante la giovane età, aveva già sulle spalle, Inoltre, nell’abitacolo c’era anche un forte odore di hashish. Tanto è vero che i poliziotti non ci hanno messo tanto a scoprire la borsa piena di droga, che era malcelata tra le gambe di Rexhepi. Addosso a Tito è sono stati inoltre ritrovati tre telefoni cellulari e una bomboletta di spray al peperoncino.

Le perquisizioni e le bombole di "droga del sorriso" a Urago

Inevitabili sono scattate le manette e, successivamente, la perquisizione nelle abitazioni dei tre giovani. A Urago, a casa di Rexhepi, sono state trovate 48 bombolette di gas esilarante. Si tratta di una delle cosiddette «nuove droghe», per la sua capacità di indurre euforia. A Treviglio, invece, è stata rinvenuta una pistola finta, a cui era stato rimosso il tappino rosso, e un bilancino di precisione, probabilmente utilizzato per dosare le sostanze stupefacenti. I tre giovani sono stati infine condotti nel carcere di San Vittore. Nei giorni successivi sono stati poi convalidati gli arresti e disposti i domiciliari nelle rispettive dimore.  Il bergamasco del terzetto è un volto noto alle forze dell’ordine di Treviglio e dintorni. In passato, ancora minorenne, era stato infatti denunciato più volte per aggressioni e furti nei confronti di coetanei.

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Una delle 48 bombolette di protossido d'azoto trovate a casa dell'uraghese

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L'hashish e i cellulari sequestrati

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La pistola (finta) e il bilancino

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