Nuova vita

La Madonna dorata di Borgosatollo torna a splendere

Nella settimana dedicata al 150esimo anniversario della dedicazione della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunciata e del 15esimo anniversario dell’Adorazione Eucaristica perpetua, non passa certamente inosservato il restauro effettuato sulla statua della Parrocchia.

La Madonna dorata di Borgosatollo torna a splendere
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Nella settimana dedicata al 150esimo anniversario della dedicazione della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunciata e del 15esimo anniversario dell’Adorazione Eucaristica perpetua, non passa certamente inosservato il restauro effettuato sulla Madonnina d’oro della Parrocchia.

La storia della statua

«La Madonna d’oro è un simbolo importantissimo per la comunità borgosatollese, un vero e proprio monumento –spiega il collaboratore parrocchiale Francesco Zanardini –  E’ curioso pensare che arrivò a Borgosatollo nel 1956 non integra: le mancava il braccio sinistro che fu poi attaccato una volta arrivata nella nostra comunità. La strana scelta si era rivelata necessaria perché la statua intera, forgiata in rame e materiali speciali dalle fonderie di Vittore Rusconi di Bergamo, non era trasportabile avendo le braccia allargate. La Madonna non ancora dorata arrivò a Borgosatollo grazie a mons. Lorenzo Chiappa che le era estremamente devoto. Fu in seguito dorata e poi issata sul Campanile.»
L’anno scorso diverse parti d’Italia furono vittime della furia della grandine e tra queste anche Borgosatollo. «Grazie a un drone ci siamo accorti che la Madonnina aveva risentito pesantemente della grandinata del 2023. La grandine aveva infatti rovinato la statua in 250 punti laterali del manto della Madonna, togliendole l’oro. Il restauro era comunque necessario anche senza la grandinata. La statua è alta 6 metri e 20 e torreggia sul nostro campanile da 68 anni: ha subito qualsiasi fenomeno atmosferico e conosciuto altrettanti animali volatili che lì si sono appoggiati. La grandine e la cadenza del 150esimo anniversario hanno portato il parroco mon. Claudio Boldini a effettuare la richiesta di decoro. Il monumento aveva già subito dei lavori di restauro 20 anni fa quando fu ancorata maggiormente al Campanile, donandole così maggior sicurezza.»

I lavori di restauro alla Madonna dopo il maltempo

I restauratori si sono arrampicati fino a 45 metri grazie ad una speciale e rara autogru (ne esistono solo due di questo tipo in Italia). Arrivati alla statua hanno curato le ferite con non poche difficoltà. Il fatto che 68 anni fa arrivò senza braccio sinistro ha reso la «ridoratura» difficile a causa della superficie poco omogenea e della mancanza di materiale cementizio impiegato per l’attaccatura dell’arto. E’ stato dunque necessario sistemare la lacuna con dei materiali speciali: tutto ciò ha causato un aumento dei costi. Prima della deposizione della foglia d’oro (foglietti di 8 cm x 8 cm), la statua è stata pulita, e cosparsa di un prodotto d’incollaggio e infine con vernice trasparente per garantirne la lucentezza e la durevolezza nel tempo. Noi auspichiamo che rimanga così per 30 o 40 anni –prosegue e conclude Zanardini – i restauratori dell’azienda marmista Perani si sono dimostrati all’altezza del compito facendo un lavoro certosino. Certo l’intervento è stato importante da ogni punto di vista, anche da quello economico. Sono stati investiti circa 40 mila euro. E’ vero, siamo coperti dall’assicurazione ma non sappiamo quanto ci rimborserà.»

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