La Guardia di finanza ha lasciato Chiari: il saluto e i chiarimenti dell'Amministrazione
Il Comune ha anche fatto chiarezza sui passaggi che hanno portato al trasferimento della caserma a Rovato in unione con quella di Manerbio.

La Guardia di Finanza di Chiari si è trasferita a Rovato, insieme alla tenenza di Manerbio. Ormai la vecchia sede di via Cimitero è vuota, ma in questi giorni non sono mancate le polemiche relative alle «colpe» per la perdita della caserma. Allo stesso tempo, però, l’Amministrazione comunale del sindaco Massimo Vizzardi non ha fatto mancare il suo ringraziamento al corpo delle Fiamme Gialle e, soprattutto, ha voluto fare chiarezza su una questione che si è protratta negli anni.
La Guardia di finanza ha lasciato Chiari: il saluto e i chiarimenti dell'Amministrazione
«Desideriamo inviare il caloroso saluto dell’intera città alle Fiamme Gialle e evidenziare il percorso che ha portato alla decisione della Finanza di trasferirsi appunto a Rovato», ha in primo luogo evidenziato l’Amministrazione. Come è noto, tutto ha preso il via quasi 15 anni fa (29 marzo 2007), quando il Comune di Rovato e la Guardia di Finanza stipularono un accordo per la realizzazione ex novo della nuova caserma; una decisione avviata in primo luogo direttamente dal Comando Provinciale di Brescia che aveva pubblicato un bando a riguardo.
«In principio la Finanza desiderava un immobile da adibire ad alloggi e uso caserma che fosse situato sempre a Chiari, o nei Comuni limitrofi - hanno continuato - Chiari aveva fatto presente che era disponibile l’ex Poligono di Tiro (recentemente convertito nel nuovo Polo di Agraria per l’Istituto Einaudi, grazie alla convenzione tra Amministrazione, Provincia di Brescia e scuola), ma successivamente l’immobile era stato giudicato dalle Fiamme Gialle stesse non idoneo ai loro scopi. Evidentemente la proposta fatta dall’allora Amministrazione clarense non era accettabile per la controparte: una decisione che, se diversa, forse non avrebbe portato agli esiti attuali».
Ed ecco allora che l’offerta del Comune di Rovato di realizzare un immobile ex novo nella loro zona industriale era stata accettata.
«Nello specifico, si trattava della proposta della Real Estate di Coccaglio (fatta già nel 2006 per il Programma Integrato di Intervento) che proponeva la realizzazione dell’immobile in via Poffe a Rovato - hanno continuato - La nuova caserma avrebbe dovuto essere consegnata in 24 mesi dalla sottoscrizione della convenzione; verrà consegnata a breve solo ora, a causa di gravi complicazioni note e per le difficoltà di Rovato nel chiudere la partita nei tempi concordati. Dal punto di vista del Comune di Chiari, ciò che importa sottolineare è che la perdita della Guardia di Finanza e il suo trasferimento da Chiari a Rovato chiude una vicenda aperta quasi 15 anni fa da Amministrazioni clarensi molto diverse da quella attuale; una situazione spiacevole, impossibile da sbrogliare dopo le innumerevoli complicazioni occorse tra le parti in quasi tre lustri. Forse persone diverse avrebbero fatto scelte e battaglie diverse; ora ciò che è possibile fare per la Città di Chiari è manifestare la propria gratitudine per quanto fatto dalla Guardia di Finanza durante la loro lunga permanenza e attività nel territorio».