La Green Up, ex Faeco, riapre i cancelli

La Green Up, ex Faeco, riapre i cancelli

Green Up, ex Faeco, ha riaperto i propri cancelli.

La situazione che impediva i conferimenti alla discarica di Bedizzole si è sbloccata il 10 luglio, quando la Provincia di Brescia ha ritirato con un atto formale la diffida imposta a gennaio. Un atto formale permesso dall’entrata di nuove fideiussioni a garanzia della società che gestisce la discarica.

La sospensione dei conferimenti era stata decisa perché le fideiussioni depositate da una società estera per la Faeco erano state giudicate non più affidabili dall’Istituto Nazionale di Verifica. La compagnia che le aveva emesse infatti non aveva più le adeguate coperture economiche.

Nel frattempo Faeco è stata sostituita dall’attuale Green Up, a sua volta parte della società Waste Italia, senza sostanziali modifiche del personale e depositando nuove fideiussioni che al termine di una verifica sono state giudicate valide dalla Provincia e sufficienti per riaprire l’impianto. Si parla di grandi cifre, intorno agli undici milioni di euro, e in questo caso rilasciate da una compagnia americana con sede a Malta. 

Per chiarire, le fideiussioni sono dei fondi ai quali nel caso in cui la società proprietaria o con in gestione la discarica fallisse, l’ente pubblico, quindi la Provincia o il Comune, può attingere per garantire il presidio ambientale della discarica e quindi impedire danni per l’ambiente e i cittadini, come ad esempio provvedendo a una copertura delle vasche. Una situazione dettata e obbligata dalla grandezza della macchina che l’attuale Green Up gestisce. 

«La discarica si è rimessa in moto e anche con conferimenti piuttosto elevati» ha spiegato il vice sindaco nonché assessore all’ambiente Flavio Piardi «i dati non sono ancora precisi perché non è ancora passato un mese intero dal ritiro della diffida, quindi non c’è ancora un dato sulla mensilità. I conferimenti sono comunque in linea con quelli che c’erano prima di gennaio 2017, quindi con una media che si aggira tra le dieci e le ventimila tonnellate al mese. Per un dato più attendibile bisognerà aspettare settembre. La vasca E1 rimane ancora sotto sequestro dalla magistratura» continua il vicesindaco «una situazione che è rimasta invariata dal luglio del 2014 e che non sappiamo fino a quando durerà. Si stanno svolgendo delle indagini che non si sono ancora concluse e quello che fa la magistratura noi come Comune non abbiamo modo di conoscerlo nel merito, non abbiamo informazioni precise. Al momento anche riguardo gli incendi non sono arrivate notizie, non si è ancora chiarita la situazione, anche perché a seguito del terzo e ultimo incendio i vigili del fuoco non ci hanno dato il verbale del documento perché secretato a seguito delle indagini della magistratura. In effetti poi il verbale siamo riusciti a ottenerlo chiedendo direttamente alla Procura della Repubblica di Brescia, ma non da’ grandi informazioni. Non si sono sbilanciati sulla dolosità o meno degli incendi».

Nel frattempo, nonostante una vasca rimanga ancora ferma, inizieranno a confluire nelle casse comunali i soldi dei conferimenti alla discarica. 

«Per il momento» chiarisce Piardi «siamo ancora in attesa del saldo del 2016. Abbiamo fatto un’ingiunzione alla Faeco e stiamo attenendo che saldi la sua parte. Ovviamente invece del periodo che va da gennaio a luglio il Comune di Bedizzole non ha diritto a nulla perché non ci sono stati conferimenti. Questa situazione ci ha portato a modificare il bilancio di previsione approvato a inizio anno 2017, eliminando i 150 mila euro previsti dalle entrate della discarica. Per l’anno corrente comunque ci aspettiamo un’entrata economica che si aggira intorno ai 250 mila euro e che servirà per finanziare i lavori di ristrutturazione sul nostro castello. Interventi che sono nel piano delle opere pubbliche per il 2017 e che prevedono nel primo lotto dei tre previsti il rifacimento dei sotto servizi quali acqua, gas e fognature. Gli altri due lotti seguiranno nel 2018 e nel 2019. Il progetto è già pronto» conclude Piardi «aspettiamo nel frattempo i soldi e il via libera da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici. Se tutto va bene i lavori potranno iniziare non appena saranno accertate le entrate nelle casse comunali da parte di Green Up e la Soprintendenza avrà fatto i dovuti accertamenti. Ci piacerebbe riuscire entro la fine dell’anno».