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La fondazione tra passi avanti e progetti futuri
Onorate le volontà testamentarie della fondatrice della casa di riposo Teresina Giroldi. La fondazione vanta conti in ordine, efficientemente della struttura, intevestimenti e introduzione dell’intelligenza artificiale, senza togliere il focus dagli ospiti anziani e dal personale dipendente
La fondazione tra passi avanti e progetti futuri
Sono passati centoventi anni dalla scomparsa della fondatrice della realtà pontevichese per la cura alla persona, che diede vita grazie ai suoi lasciti a quella che oggi è la Fondazione Giroldi Forcella Ugoni Onlus. Quest’anno l’anniversario della sua scomparsa ha anche coinciso con i 40 anni dal trasferimento all’attuale sede di via Cavalieri di Vittorio Veneto.
All’interno della struttura, in particolare in dirigenza, è stato tempo di bilanci su più fronti. Oggi l’rsa pontevichese conta ben 131 posti letto (di cui 22 in nucleo protetto Alzheimer), il Centro Diurno Integrato da 20 utenti, il servizio Mini Alloggi, il servizio domiciliare aperto e la Fisiokinesiterapia per esterni, che le permette di definirsi, senza riserva alcuna, un moderno Centro Multiservizi Socioassistenziali. Così il CdA presieduto da Cesare Ferrari, ha chiuso l’esercizio 2023 con un utile di poco inferiore ai 100mila euro (94.675,90 per l’esattezza), al netto tra l’altro dei dovuti accantonamenti per rischi e aumenti contrattuali dei lavoratori. «Se non interverranno eventi negativi straordinari, contiamo di azzerare il disavanzo negativo accumulati durante le stagioni Covid al termine dell’esercizio in corso» ha commentato il presidente.
I progetti futuri
Con i conti in ordine la struttura guarda avanti con investimenti sempre più migliorativi. In autunno, infatti, si avvieranno i lavori relativi al progetto di efficientamento energetico, finanziati con il Superbonus 110%. La fondazione ha inoltre stipulato inoltre con la Banca di Credito Cooperativo di Brescia un mutuo chirografario garantito da MedioCredito, di 600mila euro, che andrà a finanziare l’ammodernamento degli spazi del Centro Diurno Integrato, il potenziamento della climatizzazione dello stabile grazie all’installazione di un terzo impianto refrigeratore, ma soprattutto ha finanziato la realizzazione negli scorsi mesi di un piano di ammodernamento tecnologico, che ha permesso l’installazione della fibra ottica, la copertura Wi-Fi su tutta la struttura, l’acquisto del nuovo fascicolo sanitario elettronico “The0” predisposto per interagire con sensori indossabili di parametri ed un nuovo software “Ancelia”, progettato sull’intelligenza artificiale che dal mese di giugno è installato nel nucleo protetto Alzheimer e permette una maggiore sorveglianza degli ospiti rilevando e segnalando i movimenti e le posture notturne di ogni paziente dando così elementi utilissimi per trattamenti terapeutici più mirati, ottimizzando il lavoro degli operatori del nucleo stesso, che dedicandosi maggiormente alla relazione diretta con l’ospite, ne migliorano di conseguenza la qualità dell’assistenza. Uno strumento di ultimissima generazione e di sicuro valore di cui pochissime strutture sono dotate a livello nazionale.
«Tutti gli investimenti, come tutto l’operato della nostra organizzazione sono comunque finalizzati al miglioramento del servizio di assistenza fornito ai nostri ospiti e utenti: la persona rimane al centro di ogni nostro progetto. Quando parliamo di persone il primo pensiero va ovviamente ai nostri ospiti, ma nello stesso tempo al nostro personale. Benissimo l’intelligenza artificiale e i nuovi software sempre più smart, ma riteniamo che i protagonisti del nostro lavoro sono e rimangono i nostri operatori: il Responsabile Sanitario Giuseppe Tagliani con i suoi medici, infermieri, educatori, fisioterapisti e ancor di più gli ASA e gli Oss, sono coloro che più di altri sono in continuo contatto con i bisogni anche i più personali e intimi dei nostri anziani. Lavoriamo perché ogni operatore si senta coinvolto nel perseguimento delle finalità dell’ente: anche per questo negli scorsi mesi abbiamo organizzato un corso di formazione interno di sicura qualità, tenuto dal Professor Marco Trabucchi - hanno fatto sapere dal CdA - A conferma di questa nostra convinzione, mentre a livello nazionale le OO.SS, sono in stato di agitazione a seguito del mancato rinnovo del contratto nei confronti di Uneba, abbiamo deciso di anticipare già dallo scorso aprile, noi come Fondazione Giroldi, l’aumento contrattuale di 50 euro mensili a tutti i dipendenti Uneba e in contemporanea riconoscere indistintamente a tutti i dipendenti un “premio una tantum” di 100 euro netti, quale riconoscenza per il lavoro svolto. Sempre nell’ottica che il perseguimento del miglioramento continuo della qualità del servizio offerto va di pari passo con il benessere organizzativo, dallo scorso marzo scorso, abbiamo internalizzato tutti i servizi alberghieri: pulizie, lavanderia e parrucchiera. Anche in questo caso l’operazione ha permesso di rivedere i piani di lavoro degli assistenti ASA e OSS, liberandoli da tutte quelle mansioni non strettamente rivolte alla cura della persona. Siamo alla ricerca e pronti ad effettuare fin da subito ulteriori assunzioni di personale assistenziale, come ormai noto però introvabile sul mercato del lavoro: in tal senso a giugno abbiamo avviato internamente un corso gratuito di qualifica ASA e le sette partecipanti sono stati fin da subito assunte e impiegate in mansioni alberghiere come operatori generici in attesa di ottenere la qualifica».
Il pensiero agli ospiti e al personale
Il pensiero sempre verso gli ospiti della struttura. «Mi piace far notare – ha proseguito il Presidente Ferrari– che anche per la ricorrenza dell’anniversario della fondatrice si è poi pensato ai nostri ospiti, con l’avvio per l’occasione, del progetto sperimentale di Museo-terapia, che prende proprio il nome dalle parole di Teresina Giroldi “Seguo l’impulso del cuore..” realizzato dalla nostra equipe educativa, in collaborazione con il CREA-Centro di ricerca per l’educazione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nonostante le difficoltà del nostro comparto, crediamo fortemente nel nostro mandato assistenziale e anche grazie alla tecnologia il benessere della persona fragile rimane il nostro obiettivo».