La Fondazione Castello di Padernello spegne 20 candeline
Due serate dedicate ai volontari, ai soci e a chi a diverso titolo ha sostenuto il progetto per ripercorrere la storia del recupero dell'antico maniero

A volte i sogni diventano realtà: il Castello di Padernello, frazione di Borgo San Giacomo, ne è una grande dimostrazione.
I "primi" 20 anni della Fondazione Castello di Padernello






Giovedì e venerdì il Castello di Padernello ha abbassato il suo ponte levatoio per due eventi straordinari, per una volta a numero chiuso, dedicati a chi ha "sognato insieme" il progetto della Fondazione Castello di Padernello prima destinato al recupero dell'antico maniero, poi a renderlo cuore pulsante e mezzo per la rivalutazione dell'intero borgo gabianese. Soci, volontari, simpatizzanti, chiunque a vario titolo abbia contribuito a questo immenso e straordinario lavoro raccontato in uno straordinario documento video, montato assemblando diverse foto realizzate nel corso degli anni, corredato dalla descrizione delle tappe fondamentali e delle attività messe in campo negli ultimi 20 anni. L'opera è stata curata da Ignazio Parini, ex presidente, e dalla figlia Valeria che hanno fatto un lavoro straordinario, minuzioso e toccante con l'intento di ringraziare di cuore tutti quelli che hanno creduto che un destino diverso per il Castello fosse possibile.
"Custodire la bellezza"




La serata è stata aperta dal presidente Domenico Pedroni che con forza ha sottolineato l'importanza del saper lavorare insieme per un grande obiettivo.
"Abbiamo percorso insieme 20 anni per promuovere il territorio - ha esordito - a volte sono nati dei dubbi, ma quando si lavora per la comunità si trova sempre una strada. Il Castello è il nostro tesoro, stiamo bene qui, lavorando insieme: i volontari, la comunità del borgo, i tanti sostenitori. Abbiamo condiviso un progetto e lavorato per la bellezza, è la bellezza che ci spinge: dare forma ai sogni, accendere la speranza, rendere visibile ciò che non lo era, immaginare il futuro, colmare i vuoti, custodire la bellezza"
In questi 20 anni non solo è stato recuperato e restaurato il Castello, che è diventato mezzo per promuovere il borgo, non si contano infatti le attività culturali messe in atto, teatro, arte, letteratura, musica, non manca niente tra queste antiche mura, ma è stato avviato un progetto per il recupero di altri immobili coma la Cascina la Bassa, le Scuderie, ultima fatica che sarà pronta entro l'estate, e dato vita a numerosi progetti, primo tra tutti, le botteghe artigiane che hanno permesso il recupero di antichi mestieri e l'aiuto a giovani imprenditori ad iniziare il loro percorso lavorativo. Tanto è stato fatto in questi 20 anni e le due serate proposte giovedì e venerdì sono solo l'inizio di una serie di eventi volti a celebrare questo traguardo, presto saranno annunciati gli eventi futuri.