Cultura

La chiesetta di Ripa D'Oglio svela i suoi affreschi

Il più antico luogo di culto di Pontevico ha appena subito un importante restauro

La chiesetta di Ripa D'Oglio svela i suoi affreschi
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Capire e comprendere l’evoluzione storica e architettonica della Chiesetta Ripa Dell’Oglio svelandone curiosità e la bellezza:  così l'associazione «Amici del Rione Ripa d’Oglio – ODV» brinda ai suoi 50anni.

Ripa d'Oglio: un viaggio nella bellezza

Sono stati presentati al pubblico i lavori di restauro della Chiesetta di Ripa dell’Oglio lo scorso 25 maggio. La comunità ha accolto l’invito dell’associazione e si è riunita numerosa per vedere la magia. Un viaggio nella bellezza, quello fatto, che parte dai lavori delle murature iniziati nel 2016 voluti fortemente dall’associazione dove  le stratigrafie hanno restituito qualcosa di veramente unico. Per proseguire nel luglio 2017 con la realizzazione del cavedio areato e il rinvenimento dei resti delle murature presumibilmente appartenenti alla base ottagonale di un battistero databile al quinto secolo d.C.. Successivi i lavori delle murature esterne dove la rimozione dell’intonaco dell’intera facciata ha messo in risalto le due monofore e la nicchia. Le indagini stratigrafiche e del cavedio finiscono nel luglio 2019 per lasciare spazio nel 2020 al restauro e al risanamento completo delle mura interne che ha interessato le superfici architettoniche, le decorazione murali e l’affresco già parzialmente mostrato.

I restauri

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Durante la serata il restauratore Dario Guerini e la storica d’arte Monica Ibsen hanno raccontato la grande importanza storico artistica che custodisce la chiesetta. "Il nostro compito è stato restaurare e valorizzare i dipinti ritrovati – ha spiegato Guerini – ma anche di creare armonia negli stili che coesistono". La chiesetta difatti è un vero gioiello che racchiude la bellezza di decorazioni duecentesche, accostate a quelle di epoche successive, strutture murarie a vista e decorazioni murali di tempi più recenti. Decorazioni inizialmente progettate da Silvio Verdelli dallo stile neogotico sono state successivamente rimaneggiate. "Dalle indagini stratigrafiche ci siamo subito resi conto dell’importanza storico artistica dell’affresco al di sotto – ha confidato Guerini – sono quasi vent’anni che faccio questo lavoro e capita raramente di trovare decorazioni di questa portata al di sotto degli intonaci a vista". Quella magia della scoperta, data dopo aver asportato l’intonaco, è tornata a risplendere durante la serata. I dipinti la Dormitio Virginis e la Natività si sono rivelate una seconda volta in tutto il loro splendore ammaliando con i loro pigmenti ocra, il Bianco San Giovanni e i bruni scuri. Così come i dipinti adiacenti appartenenti ad un ciclo pittorico successivo, più tardo rinascimentale, dove si vede una maestà con a lato due santi, uno a sinistra non riconoscibile e a destra San Giorgio che uccide il drago. Grazie al lavoro certosino e alla grande passione di chi ha lavorato ma anche chi ha voluto fortemente questi interventi hanno brillato di nuova vita emozionando come la prima volta. "Abbiamo fatto interventi di pulitura – ha continuato – e un delicatissimo intervento di restauro di integrazione pittorica. Azioni che hanno interessato anche il resto della chiesetta per donare armonia cromatica". Tra le curiosità svelate compare l'incisione della fascia rossa al di sotto del riquadro ancora in fase di studio.

L'associazione Amici di Ripa d'Oglio

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"Molte sono state le opere realizzate dal nostro gruppo in tutto il nostro amato borgo, il luogo che per tanti di noi è stata, è e sarà la nostra casa-  ha spiegato Diego Moretti presidente di Amici del Rione Ripa d’Oglio, ODV–  Avendo ora finito il restauro, ci vorremmo dedicare al mantenimento di alcune aree e alla realizzazione di alcune opere a favore della collettività del Borgo e di tutto Pontevico". Per suggellare questo grande traguardo, sono seguiti festeggiamenti per i 50anni dell’associazione con il conferimento della targa commemorativa ai fondatori ancora in vita: Picetti Osvaldo, Paitoni Lorenzo, Bazzoni Danilo, Treccani Luisa, Corbellini Bruno e Zucchinelli Giacomo; alla famiglia Sala da sempre sostenitrice;  all’amministrazione Comunale; il Sindaco Alessandra Azzini, e all’abate Monsignor Federico Pellegrini. E dopo i ringraziamenti generali parole di stima non potevano che essere rivolte ai volontari: "sento con ognuno di voi un grande legame di amicizia" ha sottolineato Moretti.

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