Chiari

La bretella è pronta per ripartire

Il progetto definitivo è pronto e i lavori prenderanno il via nel 2021: la strada si allungherà verso Castelcovati

La bretella è pronta per ripartire
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Una strada rimasta incompiuta per anni, ma che finalmente nel 2021 avrà nuova vita. La bretella tra le provinciali 72 e 17 è pronta a vedere la luce: il progetto definitivo è arrivato e il gli espropri sono iniziati.  Non è infatti un mistero che la strada, a sud di Chiari verso Castelcovati, è attesa da anni.

La bretella è pronta per ripartire

La bretella è un’opera frutto di un accordo tra Provincia (che si assume i costi), Comune di Chiari, di Castelcovati e di Urago d’Oglio. Ad oggi, il primo tratto è già percorribile dall’altezza del casello di Chiari Ovest della Berbemi fino a via Tagliata (in direzione Castelcovati). In questo punto però, c’è un «imbuto». La strada si stringe e su una carreggiata stretta che causa problemi di viabilità.

Le novità

Nei prossimi mesi, invece, nasceranno gli ultimi 765 metri necessari per completare l’opera rimasta incompiuta per anni. A farsi carico dei lavori, come già evidenziato, sarà il Broletto. La spesa è di circa 500mila euro. 185mila serviranno per gli espropri e il resto per la reale costruzione della strada che sarà a doppia corsia, affiancata da una pista ciclabile che collegherà il polo logistico (sia già esistente che del quale è stata annunciata la costruzione) a via Tagliata e all’attuale rete ciclabile già realizzata in passato lungo la Sp72 e verso la Sp18, per Urago. La larghezza totale sarà di 12,5 metri (2,3 per la ciclabile e per il passaggio dei pedoni).

Il commento

«Il progetto definitivo è stato approvato - ha spiegato il vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche Maurizio Libretti - Sono iniziate anche tutte le procedure d’esproprio che coinvolgono 6 proprietà in totale. Ora partirà la gara per l’assegnazione dei lavori che inizieranno nel 2021. Il completamento di questa bretella è un buon risultato che si inserisce nell’ottica di collaborazione tra i comuni dell’area vasta ed è anche la prova dei rapporti positivi che ci sono con la Provincia che si fa carico di tutti i costi».

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