Borgo san giacomo

La banca non riapre al pubblico e il sindaco si infuria

Non si escludono petizioni

La banca non riapre al pubblico e il sindaco si infuria
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La banca è chiusa al pubblico da più di tre mesi e in paese scoppia la protesta: il sindaco Giuseppe Lama su tutte le furie invia una lettera di fuoco alla direzione generale.

Una lettera di fuoco alla banca

I disagi causati dall’improvvisa epidemia di CoVid-19 sono stati innumerevoli e durante i mesi di chiusura generale, per i lavoratori è stato davvero duro tirare avanti.  Ora, dopo il blocco, si sta cercando di tornare alla normalità con la Fase 2 e la riapertura generale ha toccato tutti: bar, ristoranti, negozi, esercizi commerciali che finalmente hanno potuto riprendere offrendo i servizi di sempre, seppur con qualche restrizione e l’obbligo di indossare guanti e mascherina, per poter ritornare alla vita di sempre.  Tutti tranne la filiale del banco Bpm di Borgo San Giacomo, che non ha ancora riaperto al pubblico.  Attraverso le vetrate si possono vedere gli impiegati al lavoro ma la porta continua a rimanere chiusa, provocando alla clientela tutti i disagi del caso: chi deve fare operazioni importanti e non può accedere, chi deve fronteggiare conti e scadenze e ha bisogno degli impiegati. Il problema è stato ovviato facendo spostare tutti allo sportello di Dello, a 16 chilometri. Con code e liste di attesa molto lunghe.
Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino Giuseppe Lama, che si è fatto portavoce delle proteste dei gabianesi e ha inviato nei giorni scorsi prima una lettera dove chiedeva delucidazioni, successivamente una missiva molto più piccata. E non esclude petizioni per spingere verso la riapertura.

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