Spaventa l'ipotesi moschea tra le industrie

Continua a far discutere il futuro di un edificio. Un mistero alimentato dai silenzi del Comune.

Spaventa l'ipotesi moschea tra le industrie
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Una moschea con soppalco di 900 metri quadrati a Manerbio. Un'ipotesi che scalda i cittadini.

Una nuova moschea?

L’edificio che potrebbe cambiare destinazione d'uso è in via Toscana, nella zona industriale, lontana da tutto: da una scuola, da un campo da calcio, da una piazza, da un parco. La vita del paese è altrove, almeno a tre chilometri di distanza. Resta dubbia la ragione per cui una comunità musulmana dovrebbe stabilire la sede del proprio centro culturale tra un’industria e l’altra.

Sembrerebbe che un gruppo di arabi, costituiti nel sodalizio "Allah Akbar", abbia acquistato l’immobile all’asta e ora desideri razionalizzare lo spazio interno. La realizzazione di un soppalco permetterebbe di ricavare due piani, ciascuno di circa 450 metri quadrati.

Le preoccupazioni

Sono molti i cittadini che si sono confrontati e stanno cercando di capire quale futuro possa davvero avere il capannone. Perfino a palazzo Luzzago sono giunte preoccupazioni. Nessuna risposta dal Comune che, però, finora non ha ricevuto alcuna richiesta, quantomeno ufficiale, dalla comunità islamica. Qualche anno fa ad assillare i manerbiesi era stato il primo centro culturale fondato in città, al momento l’unico esistente. La sua sede si trova in un locale del condominio giallo di via San Martino ed è gestito da un’associazione che, durante il periodo di ramadan, affitta uno stabilimento in Strada per Porzano, nella zona industriale.

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