Sono tanti i malati Covid che si sono dovuti curare in casa. Forse la maggior parte, senza avere certezze da parte del sistema sanitario e né tamponi. Tra queste anche Adelina, 55 anni di Calcinato, lei e il marito contagiati a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro raccontano l’esperienza domestica del dover gestire l’infezione.
I primi sintomi
«Sono apparsi i primi sintomi il 7 marzo, tornata dal lavoro avevo i brividi, tosse secca e inappetenza. Eravamo solo all’inizio, perché il giorno successivo, nel giro di poche ore, la febbre è passata da 37.5 a oltre i 38. Subito la chiamata al medico e la prima cura a base di Tachipirina.
Contagiato anche il marito
“Anche anche mio marito si aggrava, a lui si presenta anche la dispnea e quindi decidiamo, sempre sorvegliati dal medico di base di chiamare il 118. Viene ricoverato, e dopo 6 ore di attesa in sala d’aspetto gli viene fatto il tampone che ovviamente è positivo”.
La cura a base di antivirali
“Mio marito viene dimesso e facciamo la quarantena a casa con terapia antivirale e ossigeno, integratori, fermenti lattici ma abbiamo perso 8 kg lui e 4 io. Fino al 22 siamo stati in cura si può dire, isolati e con la paura di non uscirne”(…)L’articolo completo in edicola con Montichiariweek e Gardaweek – Puoi anche leggerlo sulla versione online del settimanale. Per scoprire come CLICCA QUI
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