Investita giovane promessa del ciclismo

Investita giovane promessa del ciclismo
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Era un tranquillo giovedì mattina, da poco erano passale le 9.30, il 14enne S.M. stava ritornando dagli allenamenti con un compagno e l’allenatore in vista della competizione nazionale di domenica, eppure lo schianto con la Renault Clio che non gli ha dato la precedenza è passato inosservato. «Ero alla rotonda davanti alla pizzeria “La Lanterna” - ha spiegato il giovane - ho visto l’auto ferma, ma avendo la precedenza ho proseguito. L’auto però è partita urtando la ruota anteriore, distruggendola, facendomi cadere sul suo cofano. L’automobilista è sceso, ha controllato il cofano e poi è scappato». Fortunatamente il giovane ciclista se l’è cavata con qualche botta e alcuni graffi, ma sarebbe potuto andare molto peggio. «Per fortuna l’urto è avvenuto praticamente da fermi - ha spiegato l’allenatore Gianni Ceruti, che, pochi metri più avanti, ha udito unicamente il potente urto - e quindi non è stato un impatto dovuto alla velocità. Ciò che spiace è che le tante macchine che sono passate non si siano fermate neanche a chiedere se servisse aiuto».

Per fortuna ci ha pensato lui ad accompagnare il giovane al pronto soccorso dell’ospedale di Manerbio dove è stato sottoposto a lastre e accertamenti, ricevendo il giorno dopo anche l’ok dell’osteopata. Il 14enne non poteva assolutamente lasciarsi sfuggire l’occasione di partecipare domenica ai campionati nazionali a Comano Terme, indossando la maglietta della Lombardia. «Era un percorso impegnativo: - ha spiegato l’allenatore - su 55 chilometri ne ha percorsi 45, ma prima dell’ultimo giro ha avuto un crampo. Il crampo unito alle botte dell’incidente l’hanno sicuramente penalizzato, ma siamo ugualmente contenti perché ha gareggiato con i migliori d’Italia».

Il presidente di Gs Sprint Ghedi si è rivolto alla Polizia locale:  le telecamere posizionate, secondo quanto riportato dagli interessati, in zona erano funzionanti, ma è ancora da chiarire se, essendo posizionate in alto, sarebbero riuscite a visionare la targa dell’auto. Saranno i carabinieri, a cui è  stata sporta denuncia, in questi giorni, a visionare i filmati. Intanto, per individuare il pirata della strada, sono stati lanciati appelli anche su Facebook. «E’ un signore di carnagione scura - ha spiegato il ragazzo - non mi sembrava italiano, di media statura. Aveva un cappello con visiera e la Clio bianca aveva sul cofano delle strisce nere che la rendono molto riconoscibile». Per il giovane ci saranno altre occasioni per far valere il suo talento sportivo, rimane per ora l’amarezza di non aver ricevuto nessuna testimonianza. Ogni speranza è affidata alla registrazioni delle telecamere.


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