NEL MANTOVANO

Insulti sui social agli Agenti di Polizia, denunciati tre "leoni da tastiera"

Altri 2 soggetti, anch’essi resisi responsabili degli stessi comportamenti, sono tuttora in fase di identificazione.

Insulti sui social agli Agenti di Polizia, denunciati tre "leoni da tastiera"
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Pubblicano sui social networks frasi oltraggiose e di disprezzo contro la Polizia, individuati e denunciati tre leoni da tastiera.

La Polizia postale scopre commenti offesivi nei fronti della Polizia

Come riporta Primadituttomantova.it nei giorni scorsi gli Agenti della Sezione della Polizia Postale di Mantova, nel corso della consueta attività di consultazione e di verifica dei Social Networks, hanno notato alcuni commenti pubblicati su Facebook gravemente oltraggiosi ed offensivi nei confronti della Polizia.
Gli investigatori della Polizia Postale, pertanto, hanno avviato immediatamente un’indagine finalizzata ad accertare l’identità dei profili social aperti a tutti che contengono espressioni offensive ed ingiuriose nei confronti delle Istituzioni, a commento di notizie riportate sui profili Facebook di Organi di Stampa locali.

Insulti alle forze dell'ordine su Facebook

Nello specifico, quelle individuate facevano riferimento alla notizia riguardante la chiusura disposta alcuni giorni or sono da parte del Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori di un esercizio pubblico del Centro Storico che somministrava superalcoolici a ragazzi minorenni.
Al termine di questi complessi accertamenti tecnici è stato possibile risalire a 3 individui – tali A. P., 29enne carrozziere residente a Mantova, G. C., 22enne ausiliaria presso una Scuola per l’Infanzia residente a Volta Mantovana, e T. F., 42enne operaio residente in Provincia di Ravenna – tutti incensurati.

Altri 2 soggetti, anch’essi resisi responsabili degli stessi comportamenti, sono tuttora in fase di identificazione.

Denunciati i "leoni da tastiera"

Si tratta dei cosiddetti “haters”, i “leoni da tastiera” che, dopo non aver saputo resistere alla “attrazione fatale” dell’insulto gratuito, delle offese becere e del vilipendio alle Istituzioni dietro l’apparente anonimato dei social – talvolta simulando nomi falsi di copertura, nell’illusione di poterla in questo modo fare franca – dovranno ora rispondere dei loro comportamenti di fronte alla legge, che in modo chiaro e senza eccezione alcuna punisce chi, attraverso la rete, compie questo genere di reati.

Quindi, raccolti tutti gli elementi probatori a carico di costoro, e dopo averne individuato i luoghi di residenza, gli investigatori hanno convocato gli indagati per l’effettuazione delle conseguenti attività procedurali. Una volta giunti negli Uffici di Polizia, i 2 soggetti si sono mostrati dapprima sorpresi, per poi cadere nello sconforto per la piega che la vicenda stava assumendo – assai poco piacevole per loro – con gli inevitabili risvolti di carattere giudiziario che ora si troveranno a dover affrontare.

Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria entrambi gli individui sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica per Vilipendio delle Istituzioni.

Su disposizione del Questore Sartori, la Divisione Anticrimine della Questura sta ora valutando la posizione di ciascuno degli indagati ai fini della applicazione, nei loro confronti, di una Misura di Prevenzione Personale.

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