Insieme contro la sclerosi

Una traversata a nuoto attraverso il lago da Sirmione a Rivoltella per la battaglia contro la Sla capitanata dalla neonata associazione Garda Lago accessibile a fronte della raccolta fondi a favore della sezione bresciana di Aisla .«L’unione fa la forza» cita il celeberrimo detto e l'evento di domenica 27 agosto può testimoniarlo nella sua concretezza, con la discesa in acqua di trentotto partecipanti che hanno affrontato in circa un’ora e mezza gli oltre quattro chilometri a nuoto dal lungolago Diaz alla spiaggia del porto di Rivoltella. La manifestazione è stata patrocinata dai Comuni di Sirmione e Desenzano e per garantire una buona riuscita l’intervento di monitoraggio delle forze armate accompagnate dalla Croce Rossa, e alle barche della Fraglia Vela Desenzano pronte a soccorre in caso di necessità. Ma tutto è filato liscio, in una giornata di sani principi nell’intento senza mezzi termini di combattere la Sla, la cosidetta "Stronza". Marco «Mastro» Bottardi si dice soddisfatto della manifestazione anche se «si tratta di un punto di inizio, la strada da percorrere e ancora molta e la campagna di sensibilizzazione dall’hashtag #unitipercombatterelastronza continuerà con un sorriso per convivere con la malattia abbattendo barriere fisiche e mentali.» Alla sana competizione sportiva, ha partecipato il piccolo desenzanese doc Manuel Alessi mentre ad arrivare primo all’arrivo Andrea Visconti coinvolto nella «bella esperienza, dura a causa del lago mosso in alcuni tratti».
Sono tre parole che fanno paura: sclerosi laterale amiotrofica, è il nome della malattia neurovegetativa dalla sindrome infida e subdula che colpisce in modo progressivo e irreversibile il sistema nervoso e porta alla paralisi della moscolatura. Attualmente si contano più di un centinaio di malati nella provincia di Brescia, di cui una dozzina nella zona del basso lago. Le anime dell’evento il 35 enne Marco Piceni, malato di Sla da nove anni e Marco Mastro Bottardi ormai simbolo portavoce della speranza per le persone con disabilità di condurre una vita quotidiana dignitosa hanno offerto un’esperienza sportiva che nel silenzio continua a colpire. Come ha colpito Paolo Marchiori, oggi presidente della sezione Aisla di Brescia impegnato socialmente alla lotta della disabilità per costruire una cultura della reciprocità quando è l’uomo stesso etichettando chi è «diverso» a «generare per primo» la disabilità.
Di Sofia Lo Cicero
da Gardaweek del 1 settembre