Indagine Karakatitza: un altro arrestato
Da un tentato omicidio del 2006 erano partite delle indagini che hanno scovato una vasta associazione per delinquere di stampo mafioso di matrice ex sovietica.
Indagine Karakatitza: un altro arrestato. Da un tentato omicidio del 2006 erano partite delle indagini che hanno scovato una vasta associazione per delinquere di stampo mafioso di matrice ex sovietica.
Karakatitza
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verona hanno arrestato Bulet Oleg, moldavo 33enne, mercoledì 12 settembre nello scalo ferroviario di Roma-Ciampino . Prima lo hanno localizzato Bulet in Romania e poi estradato in Italia. Qui dovrà affrontare un processo nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata Karakatitza. Si pensa che Bulet sia coinvolto nel sodalizio criminale per i reati di “Associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi, immigrazione clandestina ed altri reati”.
Associazione per delinquere di stampo mafioso
Bulet è stato tratto in arresto dopo un lungo periodo di latitanza. La Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia e concessa dal GIP del Tribunale Lagunare aveva richiesto la misura cautelare. Tale misura riguardava 35 soggetti tutti di “etnia Est Europea” componenti di una vasta e transnazionale associazione per delinquere di stampo mafioso – di matrice ex sovietica – operante in tutto il Nord Italia. La loro base era nella provincia scaligera e articolate ramificazioni internazionali. L’operazione di polizia fu eseguita il 22 gennaio 2014 e vide il coinvolgimento dei Carabinieri di Verona e dei poliziotti moldavi e romeni.
La consorteria criminale, come si ricorderà, era dedita alla commissione di una serie di delitti tra i quali le estorsioni, l’immigrazione clandestina, tratta degli esseri umani, traffico di stupefacenti, furti, rapine, reati contro la persona sino all’omicidio, porto e detenzione illecita di armi.
I numeri di questi delitti risulta ancora oggi indeterminato.
Le province colpite
L’operazione, che ha visto coinvolti in totale 78 indagati, oltre alla cattura dei soggetti colpiti, si estrinsecò anche attraverso decine di perquisizioni in altrettante basi della banda. Le province coinvolte furono: Verona, Venezia, Padova, Milano, Brescia, Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Bologna.
Dodici anni di processi e lavoro
Per molti degli indagati i processi sono ancora in corso e si trovano attualmente in diverse fasi, a seconda del rito prescelto dagli imputati. Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Verona nel 2006 avviò l’indagine. All’epoca gli investigatori dell’Arma veronese intervennero a seguito di un tentato omicidio, avvenuto in città e maturato nella comunità criminale “Est Europea”, risultato poi collegato.
Emergeva dalle indagini che il delitto era conseguente ad una conflittualità interna insorta tra due gruppi criminali operanti tra il Veneto e l’Emilia Romagna, composti prevalentemente da cittadini di origine moldava. Bulet si trova nella Casa Circondariale di Roma-Rebibbia.