Per un errore dettato probabilmente dalla lettura di atti precedenti al 1927, anno in cui Clusane ha perso la sua indipendenza venendo accorpato a Iseo come frazione, la Corte dei Conti ha inviato un decreto di acquisizione documenti circa la sdemanializzazione e la successiva alienazione di via Castello “al sindaco e al segretario del Comune di Clusane sul Lago”.
Per la Corte dei Conti Clusane è ancora “indipendente”
Uno sbaglio nelle carte dei giudici contabili che fa sorridere, specialmente i residenti della più grande frazione iseana, da sempre in conflitto con il capoluogo per questioni campanilistiche.
Fino a poco prima degli anni Trenta Clusane è stato un piccolo borgo indipendente di pescatori, formatosi attorno a quel monastero cluniacense che oggi è il Castello del Carmagnola. La storia dell’autonomia di Clusane, però, è lunga e travagliata: fu Comune autonomo fino al 1612 per poi unirsi a Iseo. In età napoleonica fu frazione di Colombaro, recuperando l’autonomia sotto il regno Lombardo Veneto. Spostato nuovamente sotto Iseo, con l’Unità d’Italia tornò Comune autonomo fino all’epoca fascista.