In pellegrinaggio ad Assisi

In pellegrinaggio ad Assisi
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Dicono «Un solo sentimento... l'emozione» quelli che coinvolgono corpo e spirito, perché ci mettono in pace con noi stessi e con ciò che ci circonda liberandoci dal superfluo che ci assale nella quotidianeità. Così Renato Lo Cicero, Giuliano Febbrari e Adalgisa, tutti e 3 di Castenedolo, il 31 luglio hanno inforcato gli zaini e sono partiti dall’Abbazia di Sant’Andrea in Pieve per il cammino di San Francesco che da Dovadola (Forlì) li hanno condotti fino ad Assisi. Carichi, nello spirito, nel morale e negli zaini, hanno affrontato 300 chilometri in 13 giorni fianco a fianco, spalla a spalla, zaino a zaino. E mentre i loro cuori si riempivano di pace i loro occhi si arricchivano di bellezza: gli Appennini romagnoli, la foresta del Casentino, la parte più impegnativa, dove esiste ancora una natura immacolata, poi tratti pianeggianti che si dipanano nelle vicinanze di luoghi abitati, fino giungere in Umbria. 8.200 metri di dislivello positivo su sentieri e strade sterrate, lo zaino appesantito dalle prime tappe appenniniche, in autosufficienza alimentare, ma poco importa quando si è in pace con se stessi e con gli altri le gambe viaggiano senza problemi avendo chiara la meta. Il gruppo bresciano, a cui si è aggiunta anche una coppia parmigiana, Pietro e Cosetta, e una ragazza torinese, Laura, ha dominato gli eremi di Camaldoli e La Verna trovando appoggio in conventi o rifugi. 


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