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In mostra alla Biennale della Creatività di Ferrara, l’arte di Ancesh conquista anche Vittorio Sgarbi

E’ una strada in salita quella della covatese, che il prossimo anno esporrà alla Fondazione Pio Alferano di Castellabate

In mostra alla Biennale della Creatività di Ferrara, l’arte di Ancesh conquista anche Vittorio Sgarbi
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di Lara Pezzotti

Dal cuore della Bassa Bresciana alla prestigiosa Biennale della Creatività di Ferrara. Dopo il successo della prima edizione a Verona, la prestigiosa kermesse è andata in scena a Ferrara, accogliendo anche Ancesh Brown, artista di Castelcovati in continua evoluzione.

Ancesh, da Castelcovati alla Biennale della Creatività di Ferrara

Tra i grandi maestri internazionali, la sua presenza è stata una testimonianza del suo percorso personale che le ha permesso di trasformare una passione in arte. «Mi sono avvicinata all’arte quasi per gioco, disegno da sempre - ha raccontato Ancesh, (al secolo Patrizia Iasiello) - Da bambina, mio padre mi comprava i primi libri da colorare e mio nonno dipingeva nella nostra casa a Benevento». Nonostante il suo amore per l’arte, il corso della vita non le ha permesso di fare della pittura il suo mestiere, ma ha coltivato la sua passione studiando in maniera assidua da autodidatta. «Due anni fa, dopo un periodo di lontananza dai pennelli, ho sentito il bisogno di riprendere a dipingere, di dare forma alle mie emozioni e ai miei pensieri, forse a causa della morte di mio nonno, o della situazione sociale attuale, fatta di guerre e di poca empatia tra le persone», ha aggiunto.

Ancesh lavora con un linguaggio cromatico unico, dove prevalgono i colori dell’oro, del bronzo e le sfumature della terra. Elementi, che sono alla base di «Light in the Darkness», una delle sue opere più recenti, che ha riscosso grande successo tra le stanze della Biennale di Ferrara. «L’opera rappresenta l’ingresso di una vecchia cattedrale in decadenza, con un fascio di luce che entra da una vetrata laterale - ha continuato l’artista Ogni mia opera, porta con se il messaggio: “Non sei solo”, un invito a ricordare che anche nei momenti più oscuri da qualche parte, c’è sempre una luce, una via di salvezza».

Un'arte che conquista anche Sgarbi

Questo messaggio profondo, non solo ha lasciato senza parole i numerosi visitatori, ma ha colpito anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ha deciso di premiare Ancesh, offrendole l’opportunità di esporre alla Fondazione Pio Alferano di Castellabate nel 2025. «Ricevere un riconoscimento da Sgarbi è impagabile - ha concluso la covatese - Essendo autodidatta, mai avrei pensato di arrivare così lontano. E forse è proprio questo che mi piace di me: pur non avendo frequentato una scuola d’arte, sto riuscendo comunque a lasciare un segno, magari privo di tecniche accademiche, ma ricco di significato».

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