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In manette l'imprenditore Bernardelli, la Provincia: "Completamente estranei ai fatti"

All'indomani dell’arresto dell’imprenditore nel settore cave Arturo Bernardelli, accusato di aver tentato di corrompere un funzionario pubblico

In manette l'imprenditore Bernardelli, la Provincia: "Completamente estranei ai fatti"
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In manette l'imprenditore Bernardelli, la Provincia: "Completamente estranei ai fatti".

La Provincia dopo che l'imprenditore Bernardelli è finito in manette

All'indomani dell’arresto dell’imprenditore nel settore cave Arturo Bernardelli, accusato di aver tentato di corrompere un funzionario pubblico il Broletto fa sapere, tramite una nota stampa, la propria estraneità ai fatti.

"Rispetto agli articoli apparsi oggi sulla stampa, relativi all’arresto dell’imprenditore Arturo Bernardelli, si comunica che gli Amministratori e i Dirigenti della Provincia di Brescia sono completamente estranei ai fatti - hanno fatto sapere -  Gli stessi hanno sempre operato nel pieno rispetto delle parti e delle regole. Si sottolinea inoltre che la Provincia è destinataria di plurimi ricorsi contro la pianificazione del Settore Cave, in primis dall’imprenditore oggetto di intervento da parte dell’autorità giudiziaria. Di conseguenza - hanno poi chiosato -  la Provincia e il Consigliere delegato Mariateresa Vivaldini possono esprimere soltanto il rammarico di essere citati nell'ambito di una questione che non li vede per nulla coinvolti".

Il caso

Fermo restando che l'ipotesi accusatoria nei confronti dell'imprenditore dovrà essere provata in giudizio secondo il principio della presunzione d'innocenza, dalle ricostruzioni pare che Bernardelli  abbia tentato di corrompere un tecnico affinché falsificasse il rilievo topografico di una cava di sabbia e ghiaia a Ghedi gestita da una delle società del gruppo, così da occultare le gravi difformità con cui è stato coltivato tale bacino estrattivo – accertate anche mediante il supporto del 2° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Orio al Serio – occupante una superficie di oltre 200.000 metri quadrati, che è stato sottoposto a sequestro. Coinvolto anche l'ex sindaco di Castenedolo Gianbattista Groli. 

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