valle camonica

In arrivo a Edolo cento profughi dell'Afghanistan

Il videomessaggio del sindaco: si tratta di famiglie di collaboratori che hanno dovuto lasciare il paese temendo ripercussioni da parte dei Talebani.

In arrivo a Edolo cento profughi dell'Afghanistan
Pubblicato:
Aggiornato:

E' atteso per le prossime ore l'arrivo a Edolo di un centinaio di profughi afghani (famiglie di collaboratori) fuggiti da Kabul dopo la salita al potere da parte dei Talebani. Andranno ad occupare in un primo momento la struttura militare presente a Edolo, luogo in cui riceveranno assistenza sanitaria e sosterranno il periodo di quarantena obbligatoria imposta dalla legge.

In arrivo a Edolo cento profughi dell'Afghanistan

"Vorrei smentire certe voci che stanno circolando dicendo che a Edolo arriveranno jihadisti o talebani: i profughi che arriveranno sono persone che hanno collaborato con noi e con il nostro esercito, interpreti, medici tecnici, anche persone di cultura, costretti a fuggire perché secondo chi ha preso il potere in Afghanistan hanno stampato addosso il marchio del tradimento", ha spiegato il sindaco di Edolo Luca Masneri in un videomessaggio rivolto alla sua comunità , cercando di fare chiarezza su come verrà gestita la situazione nel bresciano. Partiti da Roma questa mattina, le famiglie afghane inviate in Valle Camonica sono una fetta dei circa 2.000/3.000 profughi in arrivo nel nostro Paese che, come ha specificato il primo cittadino, non avranno alcuna interazione con la cittadinanza.

"Queste persone, poco più di un centinaio, sono a carico del Ministero della Difesa e delle Forze Armate e verranno ospitate nella struttura militare (la Base logistico addestrativa dell'Esercito in via Porro, ndr) dove riceveranno l'assistenza sanitaria della Croce Rossa, che ha stipulato una convenzione con il Ministero, faranno tamponi e lo screening per il Covid, la quarantena, e qui rimarrano finchè non riceveranno il riconoscimento del loro stato di rifugiati". Cosa che, dato l'eccezionalità della situazione, dovrebbe avvernire nel giro di un mese: solo allora, una volta che ci sarà l'autorizzazione, verranno passati in gestione al Ministero dell'Interno e ridistribuiti nel resto dell'Italia. Durante la loro permanenza a Edolo "non potranno uscire dalla base, ne entreranno in contatto con la popolazione. La loro sicurezza sarà garantita sia all'interno che all'esterno della struttura dall'esercito e dai Carabinieri"

"Noi faremo la nostra parte"

I profughi afghani verranno dunque gestito dall'Esercito, ma dalla comunità già sale un grido di solidarietà verso chi ha dovuto abbandonare il proprio paese, scacciato dalle armi e dal verbo di morte di Talebani. "Noi come Comune siamo stati chiamati a fare eventualmente la nostra parte e abbiamo risposto presente - ha continuato il sindaco Masneri - E così voglio ringraziare tutti coloro che in queste ore hanno manifestato la loro disponibilità a donare supporto e indumenti per queste persone. Fortuntamente che ha dimostrato un senso di accoglienza supera di gran lunga i commenti negativi. Venti anni fa siamo andati in Afghanistan e abbiamo promesso a queste persone che avremmo cambiato la vita, che avremmo portato loro un modello di socità libera, aperta, in cui venissero rispettate le donne e i diritti civili, democratica: ora, dopo 20 anni e 54 soldati connazionali morti, la memoria dei quali abbbiamo disonorato. li abbiamo abbandonati e ce ne siamo andati: ora dobbiamo ripristinare il nostro senso dell'onore. Queste persone devono essere aiutate e non possiamo tirarci indietro".

Seguici sui nostri canali