Imprenditore bresciano salva una onlus dalla chiusura

La ghigliottina burocratica era caduta anche sull'associazione, ma poi è arrivato un salvatore.

Imprenditore bresciano salva una onlus dalla chiusura
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La Speranza continua: un imprenditore in aiuto della onlus. Il bresciano è riuscito ad evitare la chiusura della onlus.

La onlus continua: un imprenditore in aiuto della onlus

CORSICO – Si chiama Franco Ghirardini il generoso imprenditore che ha teso la mano alla onlusl La Speranza e ha consentito alla onlus di continuare il suo importante lavoro di aiuto ai bisognosi.

Le parole dell’imprenditore

Ghirardini, di Brescia, sa cosa significa solidarietà: “La nostra azienda – Bresciadolci – è molto sensibile al tema e ogni anno doniamo alle associazioni dei prodotti per consegnarli a chi sta attraversando un periodo di difficoltà”, racconta l’imprenditore che, appena ricevuta la richiesta da parte della Speranza, non ha esitato un attimo. È suo, infatti, il locale a dieci passi dall’attuale sede della onlus, in piazza Europa, dove si trasferiranno i volontari.

Il nuovo spazio

Uno spazio enorme, a più piani, che ben si presta a tutte le attività del gruppo e a nuovi progetti futuri. Era una ex pizzeria, chiusa ormai da qualche anno. “Ho preso questo locale vent’anni fa perché volevo espandere la nostra attività – racconta Ghirardini –. Poi un momento difficile, un brutto periodo della mia vita, mi ha fatto ricalibrare tutto, anche i valori stessi della vita. E ho capito che la solidarietà deve stare al primo posto”. Dalla Speranza sono entusiasti di ricominciare, “ma io lo sono di più”, sorride Ghirardini.

Cosa è La Speranza e perchè stava per chiudere

L’ombra della chiusura era infatti in agguato: la ghigliottina burocratica della commissaria prefettizia era caduta anche sulla onlus che da quasi vent’anni si occupa di dare sostegno a circa 300 famiglie del territorio, mille persone, di cui quasi 300 bambini e ragazzi. Contratto scaduto: per la commissaria, come ha fatto con tutte le associazioni corsichesi, non c’è possibilità di rinnovo ma bisogna assegnare gli spazi attraverso una manifestazione di interesse e un bando di gara, come procedura vuole.

“Abbiamo bisogno di aiuto”

La preoccupazione di non riuscire a trovare in tempo una alternativa era vivissima. Poi, la buona notizia: Ghirardini ha accettato di dare quello spazio proprio a La Speranza, con un affitto contenuto. “Per noi è una nuova vita, in continuità con quello che abbiamo seminato – commenta Pina Andrello della Speranza –. Siamo pronti per questa nuova avventura ma abbiamo ancora bisogno di tutti coloro che credono in noi, che ritengono importante la nostra attività a sostegno dei più deboli, di chi è in difficoltà e ha bisogno di una mano”. Loro che hanno sempre teso la mano a tutti, ora hanno bisogno di un aiuto.

Come aiutare La Speranza

Perché quei locali sono ora da rimettere a nuovo, c’è bisogno di un impianto elettrico, idraulico, di ritinteggiare i muri, di dare una rinfrescata agli ambienti chiusi da tanto tempo. c’è bisogno di aiuto, insomma. Chi può dare una mano con rulli e pennelli, è benvenuto. Chi vuole aiutare con un piccolo contributo, può fare una donazione (ecco l’IBAN IT69B0503433031000000017942, info sulla pagina Facebook La Speranza OdV). Un aiuto a chi aiuta con il cuore. A chi ha passato momenti di preoccupazione per il rischio chiusura, pensando a tutte le persone che ogni giorno hanno bisogno del pane da mettere a tavola. Perché “i miei assistiti li amo tutti, sono nel mio cuore, come la mia famiglia”; si commuove Pina quando ne parla. Ora il cammino prosegue. I volontari vanno avanti. Con Speranza.

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