Il sindaco Zotti mette La Nuvola nel sacco: niente gestione per il Sant’Orsola
Dopo i lavori a gestire e progettare la programmazione di cartelloni e serate, in accordo con le realtà associazionistiche clarensi, sarà direttamente l'Assessorato alla Cultura

Non sarà «La Nuvola nel sacco» a gestire il teatro Sant'Orsola di Chiari. È un netto dietrofront quello che la nuova Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gabriele Zotti ha imposto sulla futura gestione del grande teatro clarense. Dopo i lavori non sarà infatti l'associazione di cooperative e associazioni coordinata dalla Nuvola a gestire e progettare la programmazione di cartelloni e serate, ma - in accordo con le realtà associazionistiche clarensi - direttamente l'Assessorato alla Cultura. Cioè lo stesso sindaco Zotti, che ha tenuto per sé le deleghe in questo settore. Inevitabile che, mentre ancora sono in corso i lavori di riqualificazione del teatro previsti in dirittura d'arrivo per settembre, si sia acceso in città un certo dibattito sul cambio di rotta.
Il sindaco Zotti mette La Nuvola nel sacco: niente gestione per il Sant’Orsola
Il cambio d'indirizzo politico arriva, spiega l'Amministrazione, «dopo una rivalutazione dell’interesse pubblico originariamente considerato», e »per una più adeguata esecuzione del servizio». Traspare del resto una certa delusione nell'Amministrazione attuale sui passi portati avanti sinora da La Nuvola nel sacco. «C'è da chiedersi cosa sia stato fatto finora, non mi sembra che siano stati coinvolti molti attori - ha spiegato Zotti - Per quanto ci riguarda non vorremmo che fossimo tanti, ma che siano attivi e concordi per il bene della città. Certo siamo d'accordo con una gestione che coinvolga anche soggetti privati, ma la Politica non può abdicare alla gestione in toto».
Di tutt'altro avviso il Partito democratico, che invece difende la scelta di una progettazione più aperta e cooperativa del futuro teatro, possibile proprio grazie al «metodo» impostato con La Nuvola nel sacco, a suo tempo.
«Questa decisione ha lasciato molti interrogativi aperti e sollevato perplessità tra i cittadini: com’è possibile imporre un cambio così radicale a un progetto già strutturato senza una chiara visione su cosa verrà dopo? - si chiede - Il Partito Democratico di Chiari solleva forti dubbi sulla decisione della nuova Amministrazione di annullare un progetto già avviato, senza aver prima individuato una soluzione concreta e alternativa che potesse rispondere alle necessità della comunità. Dispiace inoltre osservare come l’intera vicenda, come altre di questi ultimi mesi, sia stata appesantita da troppi personalismi che distolgono l'attenzione dall'interesse generale della comunità, rendendo difficile trovare una sintesi tra le diverse posizioni politiche e sociali».
Il Pd non risparmia critiche nemmeno ai colleghi d'opposizione. «Persiste l’atteggiamento controproducente di alcune liste di opposizione le quali, anziché cercare di dialogare con un’ampia parte dell’elettorato che non si è sentita rappresentata all’ultimo ballottaggio, continuano a denigrarlo. Promuovere tenacemente posizioni divisive delle opposizioni non aiuterà certamente a esaminare le numerose questioni sul tavolo, né tanto meno a sostenere una prossima tornata elettorale. Un clima di divisione, alimentato da attacchi anziché da proposte costruttive, mina la possibilità di affrontare in modo coeso le problematiche sollevate, compromettendo ulteriormente le opportunità di sviluppo per il territorio».