Il sindaco dice no al ricorso contro il Biogas
La rabbia di Comitati e cittadini.
I comitati non ci stanno ad assistere inermi all'ennesimo sfacelo ambientale, sotto gli occhi di cittadini e istituzioni in alcuni casi quasi completamente assenti.
L'ultimo appello
Il treno per il biogas ormai è in corsa e per questo i comitati ambientalisti, in primis il Comitato Cittadini di Calcinato, hanno lanciato un ultimo appello per fermare l'ennesimo sfregio in un territorio già fortemente martoriato da impianti e siti. Proprio sul benestare giunto dalla Provincia lo scorso 30 marzo i comitati non avevano nascosto l'intenzione di promuovere ricorso al Tar ma solo ad una condizione, se supportati dalla cittadinanza e in primis dal sindaco.
"Aiutateci a fare ricorso al Tar! Di fianco a una grande discarica, a meno di 800 metri dalle case, ci sarà un mega impianto di rifiuti da 75.000 tonnellate all'anno - che abbiamo dimostrato essere non necessario e irragionevole - porterà a breve emissioni nocive, traffico e odori molesti in un'area già severamente compromessa. Per capire meglio, è un'area in cui i bambini si svegliano di notte per la puzza con gli occhi e la gola infiammati" - fanno sapere i volontari e tecnici intervenuti nella serata.
Sul tema nella serata di lunedì 16 maggio il comitato aveva organizzato una assemblea pubblica dopo la quale era seguita una lettera al primo cittadino, ad assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza per chiedere che venisse promosso il ricorso entro i termini di legge in difesa della salute e del territorio. Sulla necessità dell’impianto ovviamente A2A ne sottolinea l’urgenza, sebbene la Provincia di Brescia smaltisca e recuperi già il 100% dei propri rifiuti e ne importi il 40% in più da altre province. Un impianto che finirebbe per ricevere quindi rifiuti da ogni Regione.
Mercoledì è arrivata la doccia fredda
Nella giornata di mercoledì 18 maggio è arrivata la doccia fredda per i comitati, il Comune di Calcinato ha deciso di non aderire al ricorso contro A2a.
Le motivazioni del sindaco Maestri
"L’atteggiamento dell’Amministrazione è stato sempre il medesimo, a tutela del territorio e delle sue risorse ambientali ed economiche. Il Comune di Bedizzole, sul suolo del quale sorgerà l’impianto, la Provincia di Brescia e il Comune di Lonato, hanno dato un parere diverso dal nostro. Per questo la somma di volontà positive espresse da tutti gli altri enti coinvolti, unito all’asserito impatto zero dal punto di vista ambientale dichiarato dai proponenti A2a, rende praticamente impossibile per Calcinato contrastare il proseguo dell’iter burocratico del nuovo impianto. Per tutti questi motivi, dopo aver consultato anche l’avvocato di riferimento comunale, è stato fortemente sconsigliato presentare un ricorso al Tar: l’unione delle altre parti a sostegno dell’impianto, la storicità dei risultati negativi di questa tipologia di ricorsi e il conseguente potenziale spreco di risorse economiche dei cittadini fanno propendere questa Amministrazione per non procedere legalmente" - ha spiegato Maestri.