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Il senso unico in via Chiari divide i colognesi: "C'è comunque un problema di sicurezza"

Uniti per Cologne: "Hanno solo spostato il problema". Ma l'assessore ribatte: "Bisogna guardare l'intervento nel suo insieme"

Il senso unico in via Chiari divide i colognesi: "C'è comunque un problema di sicurezza"
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di Emma Crescenti

Il nuovo senso unico in via Chiari divide i colognesi. L’intervento, attuato dall’Amministrazione nell’ottica di una globale messa in sicurezza della viabilità della zona, ha però suscitato le perplessità del gruppo Uniti per Cologne per cui «il problema non è stato risolto, ma semplicemente spostato».

Via Chiari diventa a senso unico: «C'è un problema di sicurezza»

Dopo qualche settimana di sperimentazione, il senso unico in uscita dal centro (da via Sala, ora, si può solo entrare) è diventato ufficiale. Ma non tutti hanno apprezzato. «Discutibile o meno questa decisione, sarebbe però ragionevole intervenire anche nelle due vie che ora sono molto trafficate, in conseguenza di questa modifica alla viabilità», hanno chiosato da Uniti per Cologne per cui le modiche non avrebbero infatti concorso alla sicurezza della circolazione. «Nelle vie San Gervasio e Dello Zino durante l'orario di punta (alle 12 e alle 17) si presentano molte criticità dovute all’aumento del traffico di chi, non potendo passare per via Chiari, transita per queste strade».

A ciò si aggiunge la «mancanza di senso civico» da parte di chi parcheggia sia in una direzione che nell'altra («addirittura in Via San Gervasio in prossimità dello stop», hanno sottolineato) creando un potenziale pericolo per i residenti e gli automobilisti che devono quasi fare lo slalom per evitare le auto. «In pratica per mettere in sicurezza la curva tra via Sala e via Chiari, hanno creato un problema altrove», hanno aggiunto invitando l’Amministrazione, almeno, ad accertarsi che tutti rispettino il nuovo percorso.
«Stesso modus operandi lo hanno poi usato per costruire i nuovi dossi con cui hanno costellato il paese, come in via Piantoni, Vigorelli, Santa Maria o Cappuccini: gli automobilisti li evitano deviando nei parcheggi o sugli spazi pedonali: è oggettivamente pericoloso, soprattutto per chi è residente in quelle zone e ha il cancellino d'uscita sulla strada».

L'Amministrazione ribatte: «Bisogna guardare l’intervento nel suo insieme»

Gli interventi vanno, però osservati nel loro insieme. Quanto a chi parcheggia fuori dagli stalli impedendo il fluido scorrimento del traffico, o ai furbetti dei dossi, sebbene verranno presi provvedimenti il principale dissuasore dovrebbe essere il senso civico dei cittadini stessi. «Il senso unico in via Chiari non è stato certo adottato per mettere in sicurezza solo una curva, dietro c’è un piano di messa in sicurezza generale della viabilità di tutta la zona, un progetto stilato dai tecnici, che nei prossimi mesi sarà completato con le asfaltature, la posa di nuova segnaletica e di alcuni rallentatori su tutte le vie: inoltre in via Chiari verrà realizzata una pista ciclabile e, dall’altro lato della strada, un passaggio perdonale per tutelare la mobilità dolce - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Paola Benaglio - Come tutte le modifiche, c’è sempre qualcuno che rimane scontento. Ma bisogna avere una visione globale: una volta che i cittadini si abitueranno a fare un altro giro la zona verrà scaricata dal traffico e si vedranno i benefici. Nel frattempo continueremo a monitorare».

Sulla questione dossi, la colpa di chi è? Dell’Amministrazione che li ha posizionati o dei cittadini che, pur di non fermarsi al dosso, invadono parcheggi e piste ciclopedonali? Il problema, in ogni caso, va risolto. «Se abbiamo messo dei dissuasori un motivo c’è, gli automobilisti spesso passano a una velocità davvero sostenuta - ha concluso - Ovviamente non possiamo costruire il dosso sopra il percorso ciclabile o sopra i parcheggi: a questo punto metteremo dei paletti laterali prima e dopo, in modo da impedire queste manovre».

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