lutto

Il Sebino e Grumello piangono il brigadiere Cesare Miniaci

Colleghi, amici e famigliari sgomenti per l'improvvisa dipartita di "un uomo esemplare e sempre disponibile".

Il Sebino e Grumello piangono il brigadiere Cesare Miniaci

Era in congedo da una ventina d’anni ed era stato in Stazione a Capriolo e poi a Iseo. Presidente dell’Associazione nazionale carabinieri di Grumello, si era impegnato per riportare la Motovedetta dell’Arma sul Sebino e si era occupato di quella dell’Anc, ormeggiata a Predore.

Il Sebino e Grumello piangono il brigadiere Cesare Miniaci

Una persona seria, affabile, rispettosa, la cui dipartita ha sconvolto diverse comunità, tanti colleghi carabinieri e tanti amici. Il brigadiere Cesare Miniaci, classe 1954, si è spento oggi all’improvviso. Non si sentiva molto bene da un paio di giorni, poi la drammatica notizia.

Dal 1974 al 1987 era stato in servizio a Grumello del Monte, per poi spostarsi sotto la Compagnia di Chiari. Dal 1987 al 1994 aveva prestato servizio alla Stazione di Capriolo e infine, dal ’94 al ’98, aveva rivestito il ruolo di brigadiere dei carabinieri a Iseo. Tra il ’98 e il ’99 era tornato a Capriolo, per poi andare in pensione.

Presidente dell’Anc Caduti di Nassiriya e scultore

Fondatore dell’Associazione nazionale carabineri di Grumello del Monte sezione Caduti di Nassiriya, ne era il presidente. Attivo anche con la Protezione civile, si impegnava su diversi fronti nell’ambito del volontariato. Per anni al comando della motovedetta dell’Anc ormeggiata a Predore, ha collaborato con la Guardia costiera ausiliaria di Sarnico per garantire la sicurezza sul Sebino in estate.

Miniaci era anche uno scultore abile e talentuoso: diverse sue opere in metalli raffiguranti la Virgo Fidelis o il cippo dell’Arma adornano i Comandi della provincia di Brescia e di Bergamo. Proprio per le sue sculture è stato premiato più volte dal Comando generale dell’Arma, che piange un suo brigadiere in pensione.

Il ricordo

“Un uomo validissimo, molto disponibile e attivo sul fronte della sicurezza”, lo ha ricordato il maresciallo Falco, all’epoca al comando della Stazione di Iseo. “Siamo sempre stati in ottimi rapporti – lo ha ricordato anche Diego Nolli, responsabile della Gca – Quando è stato recuperato il cadavere con l’auto di Rosario Tilotta al largo di Tavernola Bergamasca abbiamo prestato servizio insieme, lui con la motovedetta dell’Anc e noi con il nostro gommone”. Una persona esemplare, sempre disponibile, che lascia un grande vuoto.

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOTIZIE

Iscriviti al nostro gruppo Facebook: Brescia e Provincia eventi & news
E segui la nostra pagina Facebook ufficiale PrimaBrescia (clicca “Mi piace” o “Segui” e imposta le notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia)

TORNA ALLA HOME PAGE