IL PACCO BOMBA

«Il pacco diretto a Pasini poteva esplodere»

La relazione degli artificieri intervenuti a Lonato

«Il pacco diretto a Pasini poteva esplodere»

«Il pacco diretto a Pasini poteva esplodere».

Nessuno «scherzo»: il pacco bomba recapitato martedì alla Feralpi poteva esplodere. A sancirlo è stato il gruppo di artificieri intervenuti da Milano per far brillare l’ordigno di origine artigianale. Composto da una custodia per compact disk, alcuni fili elettrici a far da detonatore e delle polvere da sparo, il pacchettino avrebbe avuto tutte le carte in regola per una fiammata importante in grado di fare del male al destinatario del pacco, in questo caso il presidente di Confindustria Brescia, Aib e Feralpi Giuseppe Pasini. Fortunatamente, così non è stato, ma la carica esplosiva del pacco rende ancora più importanti le indagini che stanno svolgendo gli inquirenti nel tentativo di ricostruire l’intera vicenda. All’interno del pacco non c’erano scritte o rivendicazioni.