"Il mio compleanno rovinato da Ryanair"

"Il mio compleanno rovinato da Ryanair"
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Prenotare la vacanza con mesi in anticipo. Quando si è studentesse universitarie, per di più fuori sede, si sta molto attente al prezzo e all’offerta dei viaggi low cost. L'amore per il viaggio nel sangue ma sempre rincorrendo l’economicità. Si calcolano bene anche i tempi della sessione degli esami: luglio no perché la sessione finisce troppo tardi, agosto nemmeno perché costa troppo e gli appelli sono troppo vicini a settembre. Si opta per fine settembre, periodo in cui causalmente è anche il compleanno della nostra lettrice. Lei insieme alle sue compagnie di corso avevano il volo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio per Porto prenotato ancora a giugno. Ma dopo mesi e mesi di attesa il loro volo viene cancellato insieme ad altre migliaia di voli fino a fine ottobre. Sono state avvisate tramite email e sul web è presente anche una lista dei voli cancellati. Si tratta di un errore di calcolo da parte della famosa compagnia aerea low cost Ryanair. Sono state attribuite le ferie ai piloti senza però regolamentare in modo corretto i turni per le sostituzioni. L’ente irlandese per l’aviazione ha chiesto a Ryanair di allineare il suo calendario di lavoro con quello gregoriano, usato nel mondo occidentale. Fino a quest’anno la low cost faceva partire i dodici mesi il 1°aprile per farli finire al 31 marzo successivo. Dal 1°gennaio 2018 si deve riallineare, ritrovandosi con nove mesi di ferie da far smaltire al personale di volo. Risultato: ogni giorno la compagnia cancellerà più di 50 voli per un totale in sei settimane di più di 2000 voli cancellati. Questo evento ha delle conseguenze dirette su un numero di passeggeri tra i 7 mila e i 9 mila al giorno. Fino al 31 ottobre potranno esserci da un minimo di 300 mila a un massimo di 380 mila passeggeri senza volo. La compagnia ha cercato di sopperire a questa sua mancanza introducendo dei voli complementari a quelli che ha erogato, ma sfortuna vuole, in questo caso le sfortunate studentesse non sono riuscite a trovare nessun volo disponibile per i giorni che faticosamente si eravano guadagnate. Tutti i voli per Porto, anche per i giorni successivi, sono pieni. Quindi la loro unica alternativa è stata chiedere il rimborso. Il risarcimento di 250 euro è previsto se la distanza è entro i 1500 chilometri, altrimenti è di 400 euro se la distanza è superiore ai 1500 chilometri.

Tuttavia ci sono casi in cui Ryanair non può rimborsare: quando si è avvisati della cancellazione con due settimane in anticipo; quando con la cancellazione con una settimana di anticipo, si ha in parallelo la disponibilità di un volo alternativo con arrivo non oltre le quattro ore rispetto all’atterraggio previsto per il viaggio cancellato; oppure quando l’avviso di cancellazione avviene a meno di una settimana, ma fornendo un volo con arrivo non oltre le due ore rispetto all’atterraggio previsto nel percorso annullato.

“Fortunatamente” queste ragazze non rientrano in nessuna di queste categorie. Anche se di fortuna non si può di certo parlare, visto che i voli alternativi proposti risultano tutti già prenotati ed il viaggio da tanto atteso può dirsi ufficialmente annullato. 


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