Il macellaio del paese passa il testimone ai figli
La macelleria di Gianfranco Pasetti è una delle attività del centro di Bedizzole più longeve. Gianfranco nasce nel 1957 e il primo giugno compirà sessant’anni, mentre lo stesso giorno la sua macelleria compirà ben trentasette anni. La Macelleria Pasetti nasce infatti nel 1980 quando il suo storico proprietario la compra appena ventiduenne. Da allora non si è mai spostato ed è diventato una presenza fissa del panorama del centro del paese.
«Siamo sempre rimasti qui» spiega lui stesso «da trentasette anni con i bedizzolesi e mi hanno detto che se sono arrivato fino a qui, qualcosa devo aver lasciato ai miei compaesani. Questo ovviamente mi fa molto piacere perché con l’evoluzione del commercio: la nascita di grandi supermercati, agricoltori e grandi distribuzioni uniti al fatto che la gente mangia meno carne, noi possiamo dire di essere ancora qua». Ancora presente e pronto a lasciare l’attività ai figli, Marco Pasetti e Laura Pasetti, diventati ufficialmente proprietari dallo scorso dicembre a seguito della creazione di una società nella quale Gianfranco è rimasto dentro in minima parte, pronto per la pensione. «La scelta di aprire quasi quarant’anni fa è stata dettata dal destino» racconta Gianfranco «ho cominciato da ragazzo a fare il macellaio, avevo tredici anni. Non avevo neanche finito le medie e per questo motivo non mi accettarono all’esame per l’iscrizione della Camera di Commercio, intestai così la macelleria a mia moglie che era diplomata e ho poi recuperato all’età di trent’anni con i corsi serali».
Lavoro e ritorno sui libri che dopo anni di sacrifici hanno finalmente permesso a Gianfranco di intestarsi la macelleria. «E’ un lavoro che mi piace, il contatto con la gente, i clienti contenti del servizio e ancora affezionati, mi fanno stare bene, mi fa venire voglia di svegliarmi ogni mattina. Da quando ci sono anche Marco e Laura siamo riusciti a migliorare le offerte per la nostra clientela. Io sono un macellaio vecchio stampo, invece i miei figli iniziano già a preparare un po’ di piatti pronti più adatti alla vita di oggi. E’ la normale spinta della nuova generazione che ha voglia di fare e modi diversi di vedere. Laura e Marco sono bravi e grazie a loro il lavoro è aumentato, adesso vorrei piano piano ritirarmi e andare a godermi la pensione. So’ comunque che farei fatica a non venire più qui, è dal giugno del 1980 che quasi ogni giorno vengo in macelleria, una vita, ma una vita ben spesa, lo rifarei».
Quasi quarant’anni di attività e la possibilità di viverne altrettanti nel futuro sempre lì, nel cuore del paese, ma con dietro il bancone Laura e Marco. «Sinceramente da ventiduenne quale sono» ci racconta Marco «quindi all'età che mio padre aveva quando iniziò a lavorare, ritengo di avere ancora tanto da imparare e per questo ci tengo che lui rimanga qui. Sono in grado di stare con la gente, ma ci sono ancora molte cose che non sono ancora capace di fare». Diplomatosi nel 2014 in elettronica all'Itis, Marco da tre anni affianca suo padre e sua sorella nell’attività, mentre nel tempo libero continua la propria carriera da musicista. «Fra qualche anno» continua «avrò imparato meglio il mestiere e quindi mio padre potrà andare serenamente in pensione. Ereditare un'attività di questo tipo da' da pensare perché ora sono imprenditore, quindi devo fare il modo che questa azienda rimanga quello che è stata per quasi quarant’anni, anzi voglio e devo riuscire a farla crescere ancora di più. Mio padre l'ha creata e l'ha fatta arrivare ai livelli di oggi, io devo cercare di elevarla ancora di più senza rimanere in stallo, sono ambizioso almeno quanto lui».