Il lockdown non ferma le commemorazioni a Rovato
Celebrata in forma essenziale l’Unità Nazionale della Repubblica italiana e la festa delle Forze Armate.
Tutte le manifestazioni previste per la festa patronale di San Carlo sono state rinviate a data da destinarsi. Domenica 8 novembre, però, l'Amministrazione comunale di Rovato ha comunque celebrato, in forma essenziale, l’Unità Nazionale della Repubblica italiana e la festa delle Forze Armate.
Rovato IV NOvembre
Il lockdown non ferma le commemorazioni
La manifestazione ha preso il via con la Messa delle 9.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta. A seguire, la deposizione delle corone d’alloro in Piazza Cavour e al Sacrario dei Caduti alla scuola primaria. Una cerimonia riservata a pochissimi rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni d’Arma, senza pubblico, senza l’accompagnamento della banda (ma era presente la tromba suonata da uno dei musicisti del corpo musicale Pezzana) e senza alcun discorso commemorativo. Tra i presenti il prevosto don Mario Metelli, il sindaco Tiziano Belotti, affiancato da esponenti di Giunta e Consiglio comunale, e la comandante della Polizia Locale Silvia Contrini, oltre alle delegazioni di Alpini, Bersaglieri di Franciacorta e Autieri della sezione Franciacorta Rovato.
Rinviate le iniziative per il patrono
Le restrizioni per la seconda ondata della pandemia di Covid-19 colpiscono inevitabilmente anche le celebrazioni per il patrono San Carlo. Rinviata a data da destinarsi, dunque, la tradizionale cerimonia di consegna delle borse di studio agli alunni meritevoli. Impossibile anche pensare di convocare in presenza il Consiglio comunale straordinario per la consegna del Leone d’oro, massima benemerenza civica. E' saltato infine, a malincuore, anche il convegno che avrebbe dovuto svolgersi per i 50 anni di Cogeme spa