Il gruppo campanari di Pozzolengo spegne 95 candeline
Per onorare questo importante traguardo, l’Amministrazione ha annunciato il completamento del restauro della torre campanaria
Il gruppo campanari di Pozzolengo spegne 95 candeline.
Celebrazioni
Domenica 17 novembre sarà un giorno molto importante a Pozzolengo perché si festeggerà il 95esimo anniversario del gruppo, realtà preziosa per tutta la comunità e custode della tradizione. Per onorare questo importante traguardo, l’Amministrazione comunale ha annunciato il completamento del restauro della storica torre campanaria, realizzato grazie al sostegno generoso delle aziende locali Nova Costruzioni srl, Oliosi e Lizzeri snc, Walter Baroni e Falegnameria Formenti. Il programma di domenica prevede, a partire dalle 15, l’esibizione di alcuni gruppi dell’associazione Suonatori di Campane a sistema veronese, che offriranno dimostrazioni dell’arte campanaria. A seguire, si terrà l’inaugurazione ufficiale del rifacimento del tetto della torre campanaria. La giornata si concluderà alle 18 con la messa nella chiesa parrocchiale.
Gruppo campanari
Come spiegato dall’attuale presidente del gruppo, Matteo Calabresi e da Elia Sigurtà, la storia dei campanari ha origine nel 1929 per iniziativa del parroco don Emilio Zoppi, Vicario Foraneo della zona sud del Lago di Garda che diede l’incarico alla ditta Ettore e Luigi Cavadini di Verona di fondere per la comunità di Pozzolengo un gruppo di sei campane da installare sulla torre campanaria del castello. Come spiegato dal gruppo non è semplice ricostruire l’intera storia deicampanari ma, grazie alla memoria dell’intera comunità e a Piero Loda, Walter Baroni e Costante Ricchelli, è stato possibile risalire ai fatti principali. I campanari che suonavano in concerto a tre campane dal 1929 al 1956 erano tre; dal 1957 il gruppo ha iniziato a suonare in concerto a sei campane e i suonatori sono diventati dieci. Dal 1964 il gruppo si è ingrandito associando altri 4 campanari e tra il 19835 e 85 altri 4 si aggregano. Il 1983 è l’anno ufficiale di costituzione del gruppo campanari diPozzolengo che diventa anche socio fondatore dell’associazione campanari sistema veronese.
Tutti i parroci amavano le campane e sempre hanno sollecitato, incentivato ed apprezzato l'opera dei campanari. Don Emilio Zoppi fece debiti per acquistare le sei campane nel 1929. Mario Carregari e Gianni Mauli nel loro libro «Arte Campanaria» ricordano con queste parole l’arciprete: «Dopo innumerevoli sforzi e vendendo alcune proprietà, il parroco don Emilio Zoppi riusciva, verso la fine del 1929 (27 ottobre), a far fondere e poi collocare sulla torre diPozzolengo, un bel concerto di campane intonate in Do Diesis, con la maggiore di q.li 14,80». Don Armando Scattolini offriva annualmente una cena a tutto il gruppo campanario a ringraziamento dell'opera svolta. Don Roberto Agostini, quando il gruppo chiese di poter completare il concerto delle campane da sei a dieci, incoraggiò l'opera con una quota e contribuì alle spese di fusione delle nuove campane. Non solo i parroci erano innamorati del suono delle campane, ma anche alcuni curati.
«Lo scopo del gruppo è quello di suonare per annunciare festività civili e religiose e di partecipare alle varie manifestazioni organizzate dall'ASCSV (Associazione - Suonatori - Campane - Sistema Veronese) - hanno concluso icampanari - È di rito suonare durante la settimana, anche al sabato, per annunciare la festa e tenersi in allenamento. Un gruppo compatto che ha assorbito tutti gli insegnamenti dei grandi campanari del passato». Insomma un gruppo che conserva storia e tradizione al suo interno e che merita di essere festeggiato da tutta la comunità.