Il futuro del turismo gardesano al centro di un confronto promosso da IAL
Le voci intervenute convergono sull'idea di ripartire da una formazione di qualità di chi opera nel settore turistico.

«Quale futuro per il turismo gardesano?», questo il titolo del seminario online trasmesso ieri (giovedì) promosso dai cebtri formativi di IAL Lombardia (con un impegno più diretto della sua sede di Brescia) e IAL Veneto.
Una formazione di qualità per il futuro del turismo lacustre
Dal confronto è emerso come il sistema Garda rappresenti un modello partecipativo di grande importanza a livello nazionale ed internazionale nel quale la formazione riveste una posizione di rilievo. Il sopraggiungere dell'emergenza da Covid -19 rende però necessaria una nuova modalità di approccio al cliente, sempre cordiale e gentile, ma, per forza di cose, a distanza. A cambiare è anche il modo di intendere la vacanza: la necessità di evadere va a braccetto con il bisogno di sicurezza il che porta a privilegiare mete non troppo lontane, vacanze di pochi giorni, luoghi non troppo affollati ma anche la ricerca di una vacanza all'insegna della salute e del benessere. Ecco che quindi viene a cambiare il rapporto tra domanda e offerta, quest'ultima, per rispondere alle mutate esigenze del potenziale cliente, deve reinventarsi divenendo più territoriale e quindi più rispondente alle diverse e nuove necessità da esso palesate.
Gli intervenuti
Questi sono solo alcuni degli argomenti emersi nel corso dell'incontro nel quale hanno preso la parola l’Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, e l’Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, Roberto Gosetti, Segretario generale di Federalberghi e vicedirettore di Confcommercio Brescia, e Mattia Boschelli, Direttore di Federalberghi Garda Veneto. Insieme a loro, inoltre, i segretari generali di Fisascat Cisl di Brescia e di Verona, Valter Chiocci e Andrea Sabaini.
L’intero settore turistico territoriale - osservano gli amministratori delegati Matteo Berlanda e Lorenza Leonardi - è già oggi impegnato in un grande sforzo di adeguamento della propria offerta di servizi, sia per la conformità alle nuove normative di tutela della salute pubblica, sia per il ri-orientamento delle attività di promozione verso il mercato turistico interno, regionale e nazionale. Una sfida che investe le istituzioni, il sistema economico, le singole imprese, il collegamento dei percorsi formativi alla domanda del mercato del lavoro, una strategia capace di valorizzare l’unicità del contesto ambientale, cultura e qualità della vita.
Nel corso del webinar sono stati presentati i dati aggiornati sui flussi turistici dell’area gardesana dal ricercatore veronese Francesco Peron, mentre Paolo Corvo, docente universitario di Culture del Viaggio e Dinamiche Sociali, ha illustrato realtà e potenzialità turistica da un punto di vista sociologico. Il contesto di maggiore complessità e difficoltà è anche una grande occasione di rilancio, a partire dall’innovazione delle imprese, dagli investimenti su nuove filiere e modelli che non disperdano le competenze di quanti lavorano per il turismo gardesano e mettano in sicurezza i livelli occupazionali.
Per questo è fondamentale - concludono i promotori - la condivisione e il confronto tra gli stakeholder, con particolare riferimento alle azioni necessarie al sistema turistico gardesano per adattarsi e re-inventarsi nel ‘nuovo normale’ del dopo pandemia, verificando sintonie e sinergie con le iniziative che le istituzioni regionali stanno predisponendo.
A coordinare il seminario Vincenzo Chierchia, Caposervizio Economia e Imprese de Il Sole 24 Ore.