Il Coronavirus non ferma i pacchi famiglia del "29 Maggio '93" - GALLERY
I pacchi famiglia anche questa settimana sono stati consegnati nelle abitazioni dei concittadini che ne hanno più bisogno.
Il Coronavirus non ferma i pacchi famiglia del "29 Maggio '93".
L'attività generosa non si ferma
Ci sono attività che non si possono fermare, nonostante le restrizioni di un Decreto. Ci sono attività che se è possibile diventano ancora più essenziali in tempi di emergenza. Ci sono attività che si possono compiere solo con l’aiuto del prossimo, e che richiedono collaborazione e senso di comunità, anche quando ci viene giustamente imposto di restare “isolati”. La distribuzione dei pacchi famiglia è una di queste. Nonostante il rallentamento delle forniture che quotidianamente arrivano in tempi “normali” presso l'associazione “29 maggio” di Ghedi, i pacchi famiglia anche questa settimana sono stati consegnati nelle abitazioni dei concittadini che ne hanno più bisogno.
Il grazie alla comunità
"Grazie ai cittadini Ghedesi che nelle ceste poste fuori dai supermercati Italmark, Famila e Auchan hanno donato generi alimentari - fa sapere Luciano Dabellani Presidente del Gruppo 29 maggio ‘93 Grazie alle donazioni dei supermercati stessi. Grazie alla Protezione Civile, che si è fatta carico della distribuzione. Grazie ai Servizi Sociali per la segnalazione delle famiglie bisognose e il supporto organizzativo del Comune".
Il grazie ai volontari
Tutto questo è stato possibile grazie ai volontari del gruppo che con mascherine, guanti e distanze di sicurezza, continuano indefessi il loro lavoro (dal 1993). "Siamo nati per raccogliere e portare generi alimentari a persone che, a poche centinaia di kilometri da noi morivano di fame a causa di una guerra. Siamo qui ora per raccogliere e portare generi alimentari a persone che a causa un nemico invisibile stanno comunque combattendo una guerra".
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