Il centro «ostaggio» di un tir, viabilità in tilt sul Lungo Oglio: "Non è un caso isolato"
Polemica da Lega e Alleanza di Centro, che in un'assemblea la scorsa settimana avevano lamentato queste problematiche
Se un’immagine potesse parlare, in questo caso direbbe: come volevasi dimostrare. E così lo scatto di un tir bloccato nel centro di Palazzolo e del traffico in tilt sul lungo Oglio Cesare Battisti è diventata la testimonianza eloquente dei problemi di viabilità che gravano sulla città, lamentati solo la settimana prima in un’assemblea organizzata dai consiglieri di Lega e Alleanza di Centro.
Il centro «ostaggio» di un tir, viabilità in tilt sul Lungo Oglio
«Non è un caso isolato, spesso assistiamo a episodi di questo tipo», ha spiegato il consigliere del Carroccio Stefano Raccagni, a margine dell’episodio di lunedì. In barba alla segnaletica che vieta l’accesso al traffico pesante, il conducente dell’autoarticolato ha imboccato la strada che da Mura lo ha portato al Ponte Romano, rimanendo incastrato: ad aiutarlo a fare manovra e dietrofront sono stati gli agenti della Polizia Locale, sotto gli occhi della lunga colonna di automobilisti imbottigliati su viale Battisti.
Le opposizioni: "Non è un caso isolato"
Per sbloccare la situazione c’è voluto un po’: alla fine il conducente del tir è ripartito, non prima di essere multato dalla Municipale per l’infrazione. Rimane però il malumore e l’urgenza di risolvere una criticità che non riguarderebbe solo il centro storico di Palazzolo e il cuore di San Pancrazio (come segnalato dalle opposizioni), ma tutto il territorio, tra la scarsa efficienza dei cartelli che dovrebbero deviare i mezzi e i controlli insufficienti. «Questa è la prova reale di una forte problematica viabilistica che tocca Palazzolo e a cui bisogna porre rimedio perché gli strumenti attuali non bastano - ha continuato Raccagni - Le opposizioni, la Lega, chiedono all’Amministrazione di impegnarsi e fare di più di adottare strumenti e metodi diversi perché purtroppo questo non è un caso sporadico, ma la quotidianità».