Il 18 novembre la provincia di Brescia è al voto per il referendum sull'acqua pubblica

Ecco quale sarà il quesito e tutto quello che c'è da sapere sul lungo iter per arrivare al referendum.

Il 18 novembre la provincia di Brescia è al voto per il referendum sull'acqua pubblica
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Mancano poche settimana al voto. Ancora pochi lo sanno ma il 18 novembre la provincia di Brescia sarà chiamata alle urne per votare al referendum popolare sull'acqua pubblica.

Referendum sull'acqua pubblica, oggi e ieri

La domanda al referendum sarà "Volete voi che il gestore unico del Servizio Idrico Integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?”.

In realtà tutti gli italiani si erano espressi a favore dell'acqua pubblica già nel 2011, quando fu votato il quesito proposto dal Comitato dell'Acqua bene comune.

Furono il 95,35% dei votanti a esprimersi a favore dell'acqua pubblica. In Lombardia il 94,1%.

Come si vota

Si vota domenica 18 novembre 2018 dalle ore 8.00 alle ore 22.00, portando ai seggi la tessera elettorale e un
documento di riconoscimento

L’elettore vota tracciando sulla scheda un segno sulla risposta prescelta SI o NO rispetto al seguente quesito:
“Volete voi che il gestore unico del Servizio Idrico Integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?”.

Non è previsto un quorum per la validità della consultazione.

Perché un altro referendum sull'acqua pubblica? L'iter

A raccontare il lungo iter per raggiungere l'obiettivo del referendum lo stesso Comitato bresciano per l'acqua pubblica.

In breve, il Comitato ha cominciato a muoversi già dal 2015 quando si infittirono le notizie circa le quali nella provincia di Brescia l'acqua sarebbe stata gestito da un ente con a capo A2A, gruppo privato con alcune partecipazioni pubbliche.  Sempre quell'anno il Consiglio Provinciale di Brescia approva l’ordine del giornoimpartendo al Consiglio d’Amministrazione dell’Uffcio d’Ambito l’indirizzo secondo cui il futuro gestore unico del servizio idrico integrato dovrà possedere forma di società mista pubblico – privata.

Da lì inizia l'opposizione del Comitato con una normale diffida e la segnalazione ai sindaci della provincia. L'attività prosegue per tutto il 2016 con lettere, contatti con i Comuni e un incontro fra il Comitato e il presidente della provincia  Pierluigi Mottinelli.

L'iter vero e proprio per il referendum inizia nel gennaio 2017 con la costituzione del comitato promotore del referendum e deposita il quesito a giugno. Fra dicembre e gennaio 2018 un colpo di scena: da un lato l'ufficializzazione dell'amminissibilità del referendum, dall'altro la Provincia che afferma di non avere i fondi per il voto.

Ci vorranno ancora mesi, maggio 2018, prima che si avvii il processo referendario da parte delle istituzioni, mentre il Comitato inviava diffide e incontrava le Istituzioni per far rispettare la legge.

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