Si è svolto lunedì 18 agosto, nella sala consiliare di Offlaga, il primo incontro istituzionale tra il sindaco Giancarlo Mazza e i rappresentanti dei Comuni limitrofi (Bagnolo Mella, Barbariga, Bassano Bresciano, Dello, Leno, Mairano, Manerbio e San Paolo), per fare il punto sul progetto di un impianto per il trattamento di rifiuti organici non pericolosi presentato dalla società Geobet Srl. L’impianto dovrebbe sorgere proprio nel territorio offlaghese, su un’area di 42 ettari, e avrebbe una capacità di trattamento di 410.000 tonnellate annue.
Durante la riunione, i sindaci hanno espresso un parere fortemente negativo sull’iniziativa, sottolineando l’impatto ambientale, viabilistico e agricolo che l’insediamento comporterebbe in un territorio già fragile. Tra le preoccupazioni: emissioni odorigene, rischio per le falde, aumento del traffico pesante e perdita di valore per i terreni agricoli.
«Stiamo procedendo con impegno condiviso nella tutela dell’ambiente e delle nostre comunità», ha dichiarato Mazza.
Il fronte istituzionale ora si prepara a sottoscrivere un protocollo d’intesa operativo, per affrontare la questione anche sul piano tecnico-legale, e contrastare anche future minacce simili.
Sostegno politico e mobilitazione dal basso
All’incontro ha partecipato anche l’onorevole Cristina Almici, della Commissione Agricoltura, che ha garantito il proprio sostegno e il coinvolgimento delle associazioni di categoria Coldiretti e Confagricoltura, pronte a difendere la vocazione agroalimentare della Bassa.
Nel frattempo, la cittadinanza si è già attivata, con la nascita di comitati spontanei come “100% BASSA – NO MEGA IMPIANTO RIFIUTI”. Il 9 agosto si è tenuto un flash mob simbolico in località Pollino, tra Offlaga e Manerbio, nei pressi dell’area interessata. Striscioni e slogan hanno manifestato il dissenso verso il progetto, definito sovradimensionato e non necessario, dato che provincia e regione sono già dotate di impianti simili.
Verso la conferenza dei servizi
Il progetto è attualmente sottoposto alla procedura Paur (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) e sarà oggetto di conferenza dei servizi il prossimo 30 settembre, convocata dalla Provincia di Brescia. Entro tale data, anche i cittadini potranno presentare osservazioni formali sul procedimento.
Il tavolo dei sindaci e i comitati locali continueranno a fare pressione