vertice con la prefettura

I sindaci del Sebino chiedono uomini e risorse per la sicurezza

Tema centrale del tavolo di lavoro a Castello Oldofredi i controlli per evitare gli assembramenti.

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Le spiagge affollate, gli assembramenti e il mancato rispetto delle norme contro la diffusione del contagio da Coronavirus al centro del vertice sulla sicurezza convocato dalla Prefettura a Castello Oldofredi questa mattina, giovedì. Presenti, oltre ai sindaci dei Comuni bresciani del lago d’Iseo, anche i rappresentanti di Croce rossa, Protezione civile, Autorità di bacino lacuale e delle Forze dell’ordine attive sul territorio (carabinieri, Finanza, Polizia locale, stradale e provinciale).

I sindaci del Sebino chiedono uomini e risorse per la sicurezza

I primi cittadini hanno rappresentato al vice prefetto Patrizia Adorno e al collega Beaumont Bortone i problemi legati alle presenze sul lago e al distanziamento. "Osservati speciali" non solo le spiagge libere, ma anche le aree verdi, i percorsi pedonali, i sentieri montani e pedemontani, le zone pic-nic dove, in assenza di nuovi uomini o di risorse, è difficile se non quasi impossibile garantire il rispetto del metro tra un nucleo familiare e l’altro o tra un bagnante e l’altro.

Il caso della spiaggeta pubblica di Iseo

Caso emblematico è quello della spiaggetta di Iseo all’ex Resine, dove per cercare di sensibilizzare ancor di più i frequentatori (soprattutto quelli del week end, quando l’area verde a lago viene letteralmente presa d’assalto) sono stati posizionati cartelli informativi e sono state tracciate delle linee per separare gli asciugamani.

"La Polizia locale o i carabinieri non possono dedicarsi al controllo delle spiagge durante tutta la giornata - ha spiegato il sindaco, Marco Ghitti - In caso di necessità intervengono, ma ci servirebbero uomini in più. Inoltre non possiamo fare affidamento sui volontari, che durante il lockdown hanno dato un contributo eccezionale: ognuno ha una famiglia, degli impegni e si tratta, appunto, di disponibilità data a titolo volontario".

Le dichiarazioni del sindaco di Iseo - VIDEO

Come prevenire gli assembramenti?

I colleghi sindaci hanno ribadito a più voci la necessità di inviare un’istanza al ministero in modo da ottenere, se non maggiore disponibilità di forze, più risorse o la libertà di impiegarne alcune «in deroga» agli equilibri di bilancio. Tutti concordi, inoltre, sullo spendersi in una campagna di maggiore sensibilizzazione nei confronti di visitatori e turisti, perché "l’emergenza non è finita". Le Forze dell’ordine presenti hanno rimarcato quindi la propria disponibilità ad intervenire all’occorrenza.

"Si parla di assembramento, ma l’obiettivo è prevenirlo - ha spiegato, in conclusione, il vice prefetto Adorno - In primis serve sensibilizzare, e poi mettere in pratica modelli organizzativi di collaborazione e coordinamento (stile il modello “Movida” di Brescia città) per monitorare il territorio, coinvolgendo dove possibile anche associazioni di volontari". Il vice prefetto ha poi accennato all’idea di studiare un Piano antinquinamento per il Sebino, una sorta di coordinamento per agire in modo tempestivo in caso di eventi inquinanti per le acque o l’aria.

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