I monteclarensi in protesta davanti l'Ex Caserma Serini
Davanti all’ex Caserma Serini a Montichiari, messa a nuovo per dare ospitalità ai profughi, nella serata di giovedì si sono riunite più di 150 persone. Tra loro mamme, imprenditori, cittadini comuni, esponenti della Lega Nord che, uniti dalla paura per gli effetti che tale ospitalità potrà procurare al paese, hanno manifestato il loro dissenso. “La Serini ai cittadini” questo lo slogan del presidio durante la manifestazione contro il centro d’accoglienza.
Tra loro anche Carlo Serini, nipote dell’aviatore a cui è dedicata l’ex caserma di Montichiari. “Era una eroe di guerra – a dichiarato – ma adesso con l’arrivo dei profughi quest’area viene degradata e rovinata”. Senza mezzi termini, Carlo, lascia ben capire che con la “rovina” della caserma anche il nome del nonno, Pietro Serini, andrà nel fango.
Present anche le telecamere delle la tv nazionali tramite la quale, le persone riunite, hanno potuto manifestare a gran voce il loro disgusto nei confronti del Governo e della Procura che entro la fine mese faranno giungere a Montichiari i primi 130 profughi.
Per i cittadini quello dei richiedenti asilo è solo un business. “Qui lo Stato spende 3,2 milioni mentre noi – ha spiegato Luca, imprenditore monteclarense - paghiamo un sacco di imposte”. Ad aggiungersi a questo anche il sospetto, condiviso da molti, che dietro a questi richiedenti ospitalità si nascondano esponenti della malavita.
Protesta ben riuscita e non sarà l’unica in programma poichè i cittadini monteclarensi sono decisi a far sentire la loro indignazione. Nonostante ciò, la decisione è ormai stata presa e presto l’ex Caserma Serini diventerà a tutti gli effetti un campo profughi.